Dai russi a Musk, così la bugia della pugile trans è diventata un caso globale. L’internazionale di destra scredita i Giochi Olimpici, come da mandato russo (titola la Repubblica)
(Continuando) Per capire dove è cominciata questa storia mettiamo l’orologio alle 18:06 del 30 luglio quando il vicepremier italiano, Matteo Salvini, apre il suo profilo su X e incendia il dibattito con una fake news. «Pugile trans dell’Algeria, bandito dai mondiali di boxe — scrive — può partecipare alle Olimpiadi e affronterà la nostra Angela Carini. Uno schiaffo dell’etica dello sport. Basta con le follie dell’ideologia “woke”!».
Come orma è chiaro tutti, Salvini dice una bugia, non è la prima volta: non esiste alcun pugile trans. Imane Khelif è una donna ed è sempre stata una donna. Con le donne ha sempre gareggiato, punto e basta.
Ma la benzina è stata accesa.
COMMENTO:
Ora è chiaro, anche per chi lo aveva dimenticato, che nella box si tirano pugni, ci si fa male, si sanguina. Uno sport che non mi è mai piaciuto.
Ma questa storia sta spingendo il cristiano/sovranista ad un paradosso:
Infatti più si indaga e più si è costretti, quindi, ad ammettere che il gender non è un'ideologia, ma un fatto biologico.
Ora senza andare dietro a quanti pretendono una equiparazione delle prestazione, infatti cosa dovremmo chiedere ai grandi fuoriclasse, di tagliarsi le gambe nel basket? O farsi intorpidire se si è troppo intelligenti, etc...
Un fatto abbastanza chiaro è che ci troviamo davanti ad uno degli atti di "guerra ibrida" putiniana (leggi qui per saperne di più: (La guerra non lineare - lo strumento impalpabile del male).
Ma il paradosso a cui va incontro il cristiano/sovranista è questo:
Se chiediamo ad una donna che si sente "uomo" per motivi genetici, non conosco le preferenze sessuali delle due combattenti in questione, che deve comunque fare di tutto per restare donna, come possiamo poi impedirle di essere in una competizione del proprio genere sessuale?
Un paradosso di non facile soluzione, se non per chi desidera solo muovere certe corde al fine di fomentare odio, senso di appartenenza e, quindi, consenso politico.
Ma se siamo altro, se siamo sale, c’è di più da fare, per esempio: pensare, riflettere, essere.
Quindi il consiglio ai cari fratelli cristiani resta ancora una volta questo: stare attenti a cosa si condivide, ma peggio, cosa si fa entrare nel cuore.
Analizzare i motivi per i quali lo si fa, ed ipotizzare quali motivazioni hanno mosso i nostri personaggi di riferimento.
Quindi il consiglio ai cari fratelli cristiani resta ancora una volta questo: stare attenti a cosa si condivide, ma peggio, cosa si fa entrare nel cuore.
Analizzare i motivi per i quali lo si fa, ed ipotizzare quali motivazioni hanno mosso i nostri personaggi di riferimento.
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