Il dono - Reverendo Carlo Chiniquy

Avete in mano la storia di Padre Chiniquy, un famoso sacerdote canadese, come lui ha scoperto il dono più grande e prezioso che esista al mondo. Nonostante egli abbia vissuto 200 anni fa, la sua esperienza è ancora attuale. Padre Chiniquy era religioso, un buon cristiano e praticava tutte le regole della chiesa, ma, dentro di se, sentiva che gli mancava ancora qualcosa.

12 modi in cui lo smartphone ci sta cambiando - Tony Reinke

Libro consigliato: SIAMO NOI A CONTROLLARE I NOSTRI SMARTPHONE OPPURE I NOSTRI SMARTPHONE CONTROLLANO NOI?

Agli smartphone sono bastati pochissimi anni per diventare parte di noi, integrandosi perfettamente nella nostra vita di tutti i giorni. Mai offline, sempre raggiungibili, teniamo tra le nostre mani una bacchetta magica dal potere tecnologico che abbiamo appena iniziato a comprendere. Tutto questo, però, fa sorgere in noi anche nuovi dubbi: non siamo mai stati così connessi, eppure siamo sempre più distanti; non siamo mai stati così efficienti, eppure siamo sempre più distratti.

L'impegno per l'altissimo

Queste meditazioni giornaliere sono state scelte e tratte da varie fonti della grande attività di predicatore e leader cristiano di Oswald Chambers (1874-1917). Queste meditazioni hanno segnato indelebilmente la spiritualità cristiana del ‘900. Le meditazioni sono tratte dalle lezioni impartite al Bible Training College di Clapham negli anni 1911-1915, dalle meditazioni serali tenute dall’ottobre 1915 al novembre 1917 presso l’Y.M.C.A.

La chiesa al bivio - Barmen 1934 - Quando gli evangelici (i santi) furono vinti ideologicamente

La storia che si ripete: La chiesa al bivio - Barmen 1934 - Quando gli evangelici (i santi) furono vinti ideologicamente - Apocalisse 13:7

Nella chiesa evangelica Tedesca solo una minoranza di credenti prese  posizione critica nei confronti dei "Cristiani Tedeschi" che erano imparentati spiritualmente con il Nazismo. E’ stata una dichiarazione fondamentale per la resistenza spirituale, morale e politica contro il nazismo.

Quasi ottantacinque anni fa, il 29 maggio 1934, si riunivano nella cittadina di Barmen, nella Renania, i 139 delegati delle chiese evangeliche tedesche per il primo sinodo confessante del Reich. Erano luterani, riformati, evangelici uniti: 87 pastori e professori di teologia, 52 delegati delle chiese: all'ingresso gli studenti in teologia del servizio d'ordine controlloavano i tesserini invito prima di ammettere i delegati nella chiesa dove stava per cominciare il culto di apertura. Ma non era una riunione clandestina, anche se la stampa del partito, invitata, non si fece vedere.

Il sinodo confessante di Barmen era il punto di arrivo di lunghi mesi di tensioni, conflitti, interventi dello stato, che avevano gettato gli evangelici tedeschi in una crisi profonda. Dopo oltre un decennio di incertezze e confusioni, dopo la guerra perduta e il crollo delle certezze nazionali, dopo la perdita, per le chiese, del loro sostegno secolare nelle monarchie degli stati tedeschi, il movimento nazionalsocialista poteva sembrare a molti quasi l'alba di una rinascita. Ma era un'alba torbida. Era proprio vero che in quel movimento nazionale e "socialista" la Germania sconfitta avrebbe ritrovato la sua identità e dignità di prima?


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