L'identità di Gesù...

Breve video dove si descrive l'identità Gesù, ispirandosi su ogni libro del Nuovo testamento. Una filmato godibile ed una bella canzone.
Certamente l'esperienza personale, il conoscere intimimente gesù, vivere con Lui ogni giorno, ogni speranza, ogni difficoltà, vale più di una descrizione.

Apocalisse 3 - Le valutazioni su una chiesa locale - Rinaldo Diprose

Apocalisse 3 - Parole di Gesù alla chiesa di Laodicea, nell'analisi di queste parole scopriamo le valutazioni che questa chiesa locale fa di se stessa e la valutazione che ne fa Gesù. Insieme al fratello Rinaldo rileggiamo questo passo per affrontare la questione di come la chiesa locale deve rapportarsi con il mondo che la circonda.

--- Rinaldo Diprose ---
Roma 18 aprile 2010

Non temerò

Io non ho preteso mai dal momento in cui ho
Deciso di appartenere a Te
Di avere sempre giorni facili e felici
E nemmeno di avere sempre il sole
Chissà quanta pioggia che cadrà
Su questa vita mia

Una religiosità imposta e... abbandonata

Una dura lotta - 
DIO HA ABBATTUTO IL MIO ORGOGLIO

II passaggio da una vita religiosa ad una vita senza freni ed inibizioni non produce che delusioni e frustrazioni. 
È soltanto l'incontro personale con Dio, attraverso la sua Parola, che produce la pace desiderata e cercata.

Una religiosità imposta e... abbandonata

Quando iniziai a frequentare il liceo ero un ragazzo piuttosto emotivo. Avevo sempre creduto nell'esistenza di Dio. A dire il vero non mi ero mai posto il problema. Le cose per me stavano esattamente come i grandi mi avevano insegnato. Dio aveva creato i cieli e la terra. C'erano cose che Egli gradiva e cose che non tollerava per le quali sarei stato giudicato.
Una cosa che mi torna spesso alla memoria è che da piccolo non volevo perdere nemmeno una messa. Ogni domenica in cui non potevo andare in chiesa mi assaliva un senso di colpa, la paura della condanna, e non avevo pace fino a quando non mi inginocchiavo ad un confessionale perchè mi fosse rimesso il mio peccato.

Ho sempre cercato di piacere a Dio, ma non ci sono mai riuscito.
Avevo appreso che Dio ci amava veramente tanto è che era morto per causa nostra.

Genesi 2:18-24 - Il matrimonio: la pennellata finale del capolavoro creazionale di Dio

Genesi 2:8-18-24 - Il racconto della creazione ci presenta Dio come un artista che, passo dopo passo, completa il suo capolavoro. Il brano di oggi sembra quasi una battuta d’arresto, in cui l’artista si ferma e riflette sul fatto che manchi ancora qualcosa per rendere perfetta la sua opera. Così prende il pennello e dà un’ultima pennellata.

La Cena del Signore per i cristiani evangelici

La Cena del Signore è un soggetto di grande importanza; fra gli aspetti che hanno a che fare con la fede e con la vita cristiana è sicuramente, insieme al battesimo, quello che suscita il maggior interesse, anche per le degenerazioni e la varietà d’interpretazioni che ha subìto nel corso della storia della Chiesa

Ci sono però anche persone che lo ritengono argomento di scarsa importanza, dal momento che nel Nuovo Testamento se ne parla piuttosto raramente.

È vero, ad esempio, che nelle lettere non ci sono testi che ne parlano, tranne i due riferimenti di 1Corinzi 10 ed 11, ma la ragione di questo parziale silenzio può essere dovuta al fatto che si trattava di un’usanza ben conosciuta da tutti i credenti e quindi non c’era bisogno di parlarne spesso. E nella prima lettera dei Corinzi, dove è menzionata, viene soprattutto ricordata per insegnare delle importanti lezioni morali, davanti al modo confuso e indecoroso con cui si comportavano i credenti di Corinto.

Sposi, e dopo?

Un matrimonio felice è l'esperienza più appagante di questa vita. Studi dimostrano che le persone felicemente sposate vivono meglio e più a lungo delle persone singole. E' quindi molto importante sapere come procedere, dopo aver detto «Si, lo voglio», per far si che il matrimonio non finisca in divorzio.
 
Qui allegate degli utili consigli tratti dal periodico: "la Buona Notizia"

Il ruolo della donna sposata con un marito impegnato nell'opera del Signore

Appunti dell'insegnamento di Eunice Randall ad un convegno di sorelle. Brani di riferimento: 1 Timoteo 3:1-12; Tito 2:1-5

Versetto chiave: 1 Timoteo 3:11.
"Allo stesso modo siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa."

Le parole "allo stesso modo" fanno comprendere che il riferimento è alle qualità descritte prima (si vedano in particolare i vv. 5 e 7).

"Siano le donne dignitose"

Questo significa, innanzitutto, comprendere la nostra posizione in Cristo. Non fare affidamento sul grado di istruzione, eccetera. Camminiamo a testa alta perché serviamo il Re, quindi un comportamento da "Signora." Non alzare la voce; non mettersi in mostra. Si tratta di praticare la sottomissione biblica, sapere che il ruolo di aiuto convenevole è di grande dignità; esteso all'ambito della chiesa.

"Non maldicenti"

Vuol dire pensare pensieri giusti, perché Gesù fa capire che ciò che penso porta a parole e azioni (Mt 12:34; Mr 7:20-23). Quindi bisogna mettersi in guardia contro l'invidia, la rivalità e l'ambizione. Il fatto che si è tutti credenti nella chiesa garantisce l'armonia? No. Bisogna lavorarci, come nel matrimonio.

La Chiesa che Costantino conosceva

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Come nacque la classe sacerdotale oggi presente nella realtà cattolica così distante dalla chiesa primordiale? Esiste una connessione tra eredità costantiniana e antisemitismo europeo?

Preparato per  il convegno:  L'editto di Milano 1700 anni dopo (13.06.313 - 13.06.2013) 

La novità contenuta nella politica ecclesiastica di Costantino fu quella di ufficializzare, e sostenere finanziariamente, una classe di leader che esisteva già, definita "sacerdoti". Come scrive Giovanni Tabacco, "i privilegi concessi da Costantino e dai suoi successori [erano concessi] all'organizzazione sacerdotale del cristianesimo".[1] Il mio scopo, con questo breve intervento, è di definire l'origine di questa organizzazione sacerdotale.

È risaputo che il Nuovo Testamento usa termini molto diversi per definire i conduttori di chiesa: "anziani-pastori", detti anche "vescovi" o "sovrintendenti" (gr. episcopoi), mentre la chiesa intera è descritta da Pietro come "un sacerdozio santo" (1 Pietro 2:5).