Buone notizie VS Cattive Notizie
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Sei un discepolo di Gesù? Ecco una lista di caratteristiche del vero seguace di Gesù.
Quali sono le esperienze, le attività quotidiane di un vero discepolo? Qual è il posto di Gesù nella tua vita?
Charles Stanley
A volte abbiamo considerato l’aquila come una figura di Dio Padre, incoraggiati da alcuni versetti molto belli: “pari all’aquila che desta la sua nidiata, si libra a volo sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle penne” (Esodo 19:4; Deut.32:11,12) e dobbiamo comprendere che Dio ha tanta sapienza da usare esempi comuni per illustrare grandi insegnamenti spirituali.
Salmo 30 - ...nei momenti brutti e nei momenti belli... il Signore regna sempre e comunque! Ma il punto è un altro: come viviamo noi questa realtà?
"Getta sull' Eterno il tuo peso." Salmo 55:22. Portare un peso può essere giusto e può essere sbagliato, e noi dovremmo saper distinguere. Non dovremmo mai portare l peso del peccato e del dubbio; ma ci sono altri pesi che Dio stesso mette su di noi e che Egli non intende toglierci di dosso, ma vuole che siano da noi riportati a Lui. "Deponi sul Signore quello che Egli ti ha dato" (RV margine). Se intraprendiamo un lavoro per il Signore e contemporaneamente prendiamo il contratto con lui, il peso della responsabilità ci schiaccierà; ma se riportiamo a lui quel peso che Egli ha posto su di noi, Egli ci toglierà di dosso il senso di responsabilità facendoci vivere la realtà della Sua presenza.
E' importante capire che la presenza dei nostri nemici non impedisce a Dio di benedirci, di provvedere per noi e di compiere ogni Sua promessa per noi. Dio si delizia, si rallegra di benedirci specialmente nel mezzo delle pressioni. E' alla presenza dei nostri nemici che Dio imbadisce un banchetto per noi.
Salmi 23:5
Per me tu imbandisci la tavola,
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo;
la mia coppa trabocca
La porta è stretta ma anche il sentiero....
Se diciamo di esser passati per la porta stretta ma camminiamo nella via larga.. ci stiamo ingannando....
"non giudicate, acciocché non siate giudicati." Matteo 7:1. - riguardo al giudicare, Gesù dice: "No". Eppure il cristiano medio è l'individuo maggiormente dotato di un acuto senso critico, e d' altronde la critica fa parte delle normali facoltà dell'uomo. Ma nel campo spirituale, con la critica non si costruisce nulla, essa produce solo una lacerazione nelle energie di chi la subisce. Non vi è che lo Spirito Santo nella giusta posizione per esercitarla, poiché egli solo può segnlare il male senza offendere e ferire. E' impossibile stabilire una comunione con Dio quando si ha uno spirito di critica, perché essa indurisce l' animo, rende vendicativi e crudeli, e fa credere a chi se ne serve di essere una creatura superiore. Gesù ci insegna che, come discepoli, dobbiamo esercitarci ad avere un carattere in cui la critica non abbia posto. A questo non si arriva una volta per tutte. Bisogna innnanzitutto diffidare da tutto quello che potrebbe portarci a considerarci migliori e al di sopra degli altri.
"Signore, insegnaci a pregare." Luca 11:1.
La preghiera non è parte dell' uomo naturale. Ci vien detto che l' uomo che non prega soffrirà nella vita; io lo contesto. Ciò che ne soffre è piuttosto la vita di Cristo in lui, la vita che riceve nutrimento non dal cibo, ma dalla preghiera. Quando uno è nato da alto , nasce in lui la vita del Figlio di Dio; si può far morire d'inedia questa vita, oppure si può nutrirla, e il nutrimento è la preghiera. Le idee che comunemente abbiamo sulla preghiera non si trovano nel nuovo testamento; noi la riteniamo un mezzo per ottenere qualche cosa per noi stessi; la Bibbia ci dice invece che essa è un mezzo per conosceere Dio.
Colossesi 3:13 - Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. 14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione.
"Questa è l' ora vostra e la podestà delle tenebre." Luca 22:53. Il non voler riconoscere l' esistenza del peccato è la causa di tutti i disastri che accadono nella vita. Si posono fare molti bei discorsi sulla nobiltà della natura umana, ma al fondo di questa natura umana c'è qualcosa che si ride di ogni ideale. Se rifiutiamo di ammettere che nell' essere umano c'è questa malvagia tendenza a soddisfare il proprio piacere a qualunque costo ed a curarsi solo del proprio tornaconto, e cioè se non vogliamo riconoscere che nel profondo dell' essere umano c'è qualche cosa che è malvagia e ingiusta, ecco quello che succederà: questa parte di noi ad un certo momento squasserà la nostra vita e vi lascierà i segni dei propri artigli; ma noi, invece di riconoscerla per quella che è e agire di conseguenza, preferiamo fare un compromesso e dire che non c'è nessuna possibilità di combatterla. Hai preso le tue precauzioni per affrontare questa "ora" e fronteggiare la potenza delle tenebre? Oppure hai fatto una valutazione di te che non ha tenuto in conto il peccato? Hai ammesso con te stesso che il peccato ha il suo peso nelle tue relazioni affettive e nelle tue amicizie? Se non lo fai esso ti prenderà nelle sue spire alla prima occasione e sarai costretto a fare un compromesso. Ma se invece ne riconosci l'esistenza, subito saprai valutare il pericolo.
"In quanto a me, non sia mai ch' io mi glori d' altro che della croce del Signore nostro Gesù Cristo." Galati 6:14
Il vangelo di Gesù Cristo spinge sempre ad un atto di volontà.
L'ONOMASTICO. Riflessioni di Giovanni Gigliano - Roma
Il Dizionario italiano definisce la parola "onomastico" nel seguente modo;
"Il giorno dell'anno in cui la Chiesa festeggia il santo del quale qualcuno porta il nome, ed è giorno di festa anche per costui".
Mi chiedo: il dizionario a quale chiesa ed a quale santo si riferisce?
Leggendo la Bibbia e da credente in Gesu' Cristo, constato che tale definizione non può appartenere alla Chiesa del Signore, infatti nessun uomo sulla terra puoì nominare un altro uomo "santo".
Solo Dio ha questa facolta' assoluta.
A chiarimento di quanto sto imparando dalla Sua parola ho sentito la necessita' di scrivere una lettera di riflessione a tutti quelli che, in buona fede e per tradizione, mi hanno inviato gli auguri di buon onomastico.
Che la preghiera non si limita ad essere una litania di parole ripetute con uno sforzo mnemonico più o meno intenso è già stato più volte illustrato in queste ed in altre pagine, certamente più qualificate. Abbiamo più volte verificato e indagato nella Bibbia quale ruolo ha la preghiera nella vita del credente.
Mi appresto quindi, in questo post, non ha illustrare un altro studio ma semplicemente ha riportare dei versiti biblici che riguardano la preghiera.
"Siete santi, perché io sono santo." 1 Pietro 1:16.
Ripetiti di continuo qual'è lo scopo della tua vita. Il fine ultimo dell'uomo non è la felicità, né la salute, ma la santità. Invece oggi non abbiamo troppe aspirazioni, per le quali sprechiamo le nostre energie; esse possono anche essere giuste, buone e nobili, ed avranno a suo tempo la loro realizzazione; ma per il momento Dio deve reprimerle, perché ciò che veramente importa è vedere se l' uomo accetterà quel Dio che lo renderà santo. Costi quel che costi, l' uomo deve essere nella giusta relazione con Dio.
Naamàn, comandante dell’esercito del re di Aram, era un personaggio autorevole presso il suo signore e stimato, perché per suo mezzo il Signore aveva concesso la salvezza agli Aramei. Ma quest’uomo prode era lebbroso. Ora bande aramee avevano condotto via prigioniera dalla terra d’Israele una ragazza, che era finita al servizio della moglie di Naamàn. Lei disse alla padrona: «Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che è a Samaria, certo lo libererebbe dalla sua lebbra». Naamàn andò a riferire al suo signore: «La ragazza che proviene dalla terra d’Israele ha detto così e così». Il re di Aram gli disse: «Va’ pure, io stesso invierò una lettera al re d’Israele».