Olimpiadi Parigi 2024 - Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili;
perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi,
insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene,
traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio,
aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza. Anche da costoro allontànati!
2° TImoteo 3

Vedi anche: (2P 2:1-22; Gd 3, ecc.; Tt 1:10-16)

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La lista di Paolo si conclude con una frase, invece che con una singola parola o due. Le persone che formano quest'epoca perduta e condannata, durante questi ultimi giorni, hanno la ''forma della carità", possono dedicarsi a un'apparenza di carità, ma ne hanno rinnegato la sua potenza.

Quest'apparenza può avere molte forme diverse;

  • può assumere la forma esteriore di una buona liturgia
  • oppure di molta esuberanza spettacolare;
  • può essere una grossa e vistosa bolla formata da bei discorsi attraenti a proposito di Dio.

Ciò che manca, però, è spesso in questi casi il potere trasformante del Vangelo, che cambia alla radice la vita delle persone. Negare la potenza del Vangelo non significa necessariamente esprimere un'aperta negazione verbale contro tale potenza. Il punto, a tale proposito, non è la negazione verbale, quanto l'assenza di qualsivoglia evidenza di potenza nella propria vita.

Perciò, in Tito 1:16, alcune persone affermano di conoscere Dio, ma con le proprie azioni in realtà

Lo negano. In altre parole, la loro religione è ricca nella forma e nella professione verbale, ma ciò che manca è la vita trasformata, e questo è tragico.

"Non aver nulla a che fare con queste persone", dice Paolo (3:5). Chiaramente, se dovessimo applicare questa massima a chiunque abbia in qualche modo mostrato uno di questi peccati, dovremmo scomunicare tutti, a cominciare da noi stessi. Il risultato non sarebbe una chiesa più piccola, ma una chiesa completamente azzerata.

Eppure la considerazione di Paolo è sicuramente importante, è costruita sul presupposto che quando il Vangelo giunge in una persona, esso praticamente trasforma la sua vita.

Il Vangelo non ci dichiara semplicemente "giusti" sulla base di quello che Cristo ha fatto, poiché la salvezza è più che soltanto giustificazione, la salvezza include una rigenerazione, una trasformazione di vita, potenziata dallo Spirito Santo, tale che Gesù stesso può dire: "Li riconoscerete dal loro frutto" (Matteo 7:20).

Ciò non vuol dire che i Cristiani raggiungono la perfezione in questa vita, ma vuol dire, comunque, che dove c'è una sequenza di peccati continuativi, irriducibili e pubblici, uno schema che tutti possono vedere antitetico al Vangelo, a un certo punto bisogna dire: "Perché dovremmo pensare che questi sono dei Cristiani se vivono in un modo che è indistinguibile da quello del mondo? Il Cristianesimo non è così!" Oppure dovremmo, come indica Paolo: "Non avere nulla a che fare con tali persone!"

Questo non vuol dire che non dobbiamo fare amicizia con loro, né che non dobbiamo cercare di evangelizzarli, e ancor meno che non dobbiamo comportarci con civiltà nei loro confronti, significa che la Chiesa, il corpo di Cristo, non deve essere formato da persone così.

Tratto da: Dalla resurrezione al suo ritorno, vivere fedelmente negli ultimi giorni. Di Don a Carson

 

Autori

alex

Trump, Salvini, Vannacci, e tanti cristiani si sentono offesi per lo spettacolo di apertura delle olimpiadi, abbastanza bruttino.
Ma se vogliamo difendere i principi cristiani, e per non offendere, questa volta davvero, il Cristo che diciamo a parole di voler difendere... abbiamo tanti modi pratici per farlo:
- Accogliere lo straniero (ed invece alziamo muri)
- Assistere carcerati (ed invece "buttiamo le chiavi")
- Assistere negli ospedali... (ed erodiamo risorse alla sanità)
Promuovere l'amore, la compassione, condividere quello che abbiamo, evitare settarismi, divisioni, evitare di fomentare odio, razzismo, antisemitismo.
E' esattamente lo spettacolo delle vite dei molti che si sono sentiti offesi da quello spettacolo.
Peccato, ma anche profetico:
2Timoteo 3
1 Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. 2 Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, 3 senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, 4 traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio, 5 con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati bene da costoro!
Aventi l'apparenza della pietà, ma rinnegandola nei fatti.

 

Tornando allo spettacolo bruttino delle Olimpiadi si legge, in diverse parti:

La cerimonia d'apertura delle Olimpiadi ha scatenato forti polemiche, perché a detta di alcuni avrebbe "profanato" l'ultima cena di Leonardo da Vinci.
In realtà non si trattava dell'ultima cena, bensì del "Convivio degli dei dell'Olimpo", che durante quella cena si preparano a "tifare" per i loro "eroi" nell'agone delle Olimpiadi. E infatti al centro si riconosce chiaramente Atena (Minerva per i romani) tra le altre cose dea della sapienza, mentre quello che suonava sul ponte non era un angelo, bensì Cupido, o Bacco che cantava ai piedi del tavolo.
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Si capisce che cogliere questi riferimento poteva non essere immediato per molti, ma in caso di dubbi anziché prendere il cellulare e scrivere castronerie sui social, si poteva consultare il sito ufficiale dell'evento, dov'era tutto spiegato perfettamente.
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Molti si sono lamentati anche che la cerimonia fosse permeata di cultura omosessuale e transgender, ma necessita ricordare, e quasto non significa condividere il fatto, che questi signori in Grecia, dove sono nate le olimpiadi, avevano abitudini sessuali diciamo "libertine" che non in qualsiasi altra parte del mondo. I romani, infatti, assimilarono e fecero loro "il vizio greco", che non era altro che la pratica omosessuale. 

Ora tutto questo non deve meravigliarci o indignarci oltre luogo, ma anzi cercare di essere coerenti, noi stessi in primo luogo, con quei valori cristiani che vorremmo difendere.

Possiamo farlo, ogni giorno, nella quotidiana possibilità di essere vicini al Creatore Dio, ed al prossimo.
Forza!

Inviato da alex il

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