Non siate in ansia per i bisogni della vita quotidiana - John Piper

Ci sono stati dei re che hanno ritenuto di grande efficacia tenere i propri sudditi in uno stato di ansia costante. Se la gente è ansiosa per lu propria vita cd è preoccupata, non sapendo come fare a procurarsi il pasto del giorno dopo, allora probabilmente sarà più disposta a fare la volontà del re per ottenere il cibo necessario dai magazzini del regno. L'ansia li tiene al loro posto. La paura dà stabilità alla monarchia.
GESÙ NON USA L'ANSIA COME MEZZO PER DARE STABILITÀ ALLA SUA SOVRANITÀ
Una delle cose più belle di Gesù è che non vuole che il suo popolo sia in ansia. Non usa l'ansia come mezzo per dare stabilità alla sua sovranità. Al contrario, lo scopo della sua sovranità è di liberarci dall'ansia. Egli non ha
bisogno di tenerci nell'ansia per stabilire il suo potere e la sua superiorità. Questi sono infatti intoccabili e invincibili.
Piuttosto, Egli esalta il suo potere e la sua superiorità impegnandosi a liberarci dall'ansia. Quando Gesù dice: "Non siate in ansia per il domani", ci comanda di avere quel tipo di vita che tutti vorrebbero: una vita senza ansia, senza timore degli uomini, o delle circostanze avverse.

David Livingstone

Mai negli annali delle didascalie missionarie un uomo è stato tanto celebrato quanto Livingstone. Egli era l'eroe di cui aveva disperatamente bisogno l'Inghilterra vittoriana, e il riconoscimento che gli fu concesso suscitò l'entusiasmo delle missioni africane per più di un secolo. Diventò l'eroe di tutte le generazioni successive e dopo la sua morte e la sua sepoltura a Westminster Abbey, la reputazione di David Livingstone era al sicuro dall'attacco di chiunque non fosse un eretico temerario. Anche nella metà del XX secolo, gli storici l'avrebbero riconosciuto ancora come il più grande missionario di tutti i tempi. Per quasi cento anni Livingstone prese posto nel panteon dei cristiani di lingua inglese come figura di chi ispirava santità e devozione, paragonabile a quella di san Francesco d'Assisi e di santa Giovanna d'Arco.

Genesi 37-50 - Giuseppe: un uomo sempre valido

Se c'è mai stato un uomo con un valore esemplare per ogni tempo, è certamente Giuseppe, figlio prediletto del patriarca Giacobbe, la cui storia comincia nel capitolo 37 di Genesi. La vita di Giuseppe si è estesa nel periodo del mondo antico. Cresciuto come futuro erede del ricco patriarca giudeo, cadde in schiavitù in una lontana terra gentile, ma poi ascese a una posizione di prominenza, una posizione di comando, secondo solo al Faraone. Fu amato e odiato, favorito e abusato, tentato e creduto, esaltato e annichilito, eppure in nessun momento dei 110 anni di Giuseppe sembra che egli abbia distolto gli occhi dal Signore, o smesso di confidare in lui. L'avversità non indurì il suo carattere, così come non lo rovinò la prosperità. Era la stessa persona in pubblico come in privato, fu veramente un grande uomo.

Introduzione ai Libri della Bibbia

Introduzione ai Libri della Bibbia a cura di: Soli Deo Gloria

LA STRUTTURA DELLA BIBBIA

La Bibbia è divisa in due parti: L'Antico e il Nuovo Testamento.
Nell'Antico Testamento troviamo principalmente la storia delle origini dell'umanità e del popolo di Israele e del suo rapporto con Dio.
Il Nuovo Testamento si incentra sulla venuta di Gesù e, a seguire, sull'opera degli apostoli.
In realtà, questa divisione è soltanto apparente e utile per collocare alcuni fatti temporalmente. A ben vedere però, l'Antico Testamento è ricchissimo di riferimenti alla vita di Cristo, alla sua venuta sulla terra e alla sua natura divina, mentre il Nuovo Testamento contiene continui rimandi e conferme degli scritti più antichi.

Di seguito sono elencati e suddivisi per tipologia, gli scritti che compongono la Bibbia:

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