Nella tua vita cristiana attraverserai periodi di oscurità o dominati dal dubbio; potrai dover affrontare combattimenti e scoraggiamenti dolorosi. Ma vi saranno pure momenti esaltanti e gloriosi. E quel che più conta, diventerai libero. John White

Libro consigliato (si ricorda che il sito web evangelici.info non vende nessun libro o altro, ne vi sono ricavi per la segnalazione di alcun prodotto. I libri consigliati lo sono perchè effettivamente letti dagli amministratori e ritenuti utili per l'edificazione personale del visitatore del sito) - Scacco matto! Le gioie e le lotte della vita cristiana.

Le guerre di questa terra non sono che un debole e brutto riflesso della guerra combattuta dal cristiano; sono solo tremori, ripercussioni di un terremoto avvenuto anni luce prima d'ora. La guerra cristiana ha luogo nell'epicentro del terremoto ed è infinitamente più micidiale. La guerra del cristiano va combattuta con strategie e con armi che non corrispondono a quelle delle battaglie degli uomini. Vi corrispondono tanto poco che gli uomini, guardando il campo e le strategie, direbbero: "Tutto sbagliato!" Il cristiano deve combattere le "forze della malvagità" con le armi che Dio' gli dà, e _deve imparare ad usarle consapevolmente e responsabilmente. Riguardo a queste armi scrive l'Autore di Scacco matto!: fede e preghiera; conoscenza di Dio e della sua Parola; discernimento della sua volontà; comunione con gli altri cristiani; il saper comunicare agli altri la propria fede. Ce ne parla accompagnandoci passo passo verso la vittoria della libertà in Cristo.

Indice
I. GLI ESORDI
- Un nuovo stato nei confronti di Dio
- Relazioni nuove con Dio e con la gente
- Un nemico delle schiere
- Un brano da studiare

II. LA PREGHIERA
- Il profondo chiama il profondo
- Dio in cerca dell'uomo
- Il linguaggio della preghiera
- Pregare in pubblico
- Ascoltare la voce di Dio
- La Bibbia e la preghiera
- Sognare a occhi aperti
- Mettersi in sintonia
- Riepilogo
- Alcuni suggerimenti

III. DIO PARLA ANCORA
- Problemi pratici
- Come studiare
- Traduzioni e parafrasi
- Il fattore tempo
- Stabilire uno scopo
- Alcuni suggerimenti

IV. CARTELLI INDICATORI
- La natura dei cartelli indicatori
- Piazzisti di Cristo?
- Essere autentici
- Pietro era o no autentico?
- Reazioni ostili
- Il bisogno di sapere di pi?
-  Riepilogo
- Un passo da studiare


V. SUA MAESTA' INFERNALE
- Tentato ma non sgomento
- Le accuse ai fratelli
- La vittoria sull'inganno
- La battaglia col divoratore
- Un passo da studiare

VI. FEDE
- La risposta dell'uomo all'iniziativa di Dio
- Cose che non si vedono e cose che si sperano
- Accrescere la fede
- Ricordare i tempi difficili
- Ricordare le promesse
- Liberarsi del bagaglio in eccesso
- Provati col fuoco
- Un brano da studiare

VII. RELAZIONI CAMBIATE
- La famiglia biologica
- La famiglia: un copione da seguire, una partitura da danzare
- La famiglia di Dio
- Scegliere una chiesa
- Troppe riunioni
- La dicotomia noi/loro
- L'essenza della comunione cristiana
- Come metterla in pratica
- Che tutti noi siamo uno

VIII. CONOSCERE LA VOLONT? DI DIO PER LA PROPRIA VITA
- La natura della guida di Dio
- La Scrittura e la guida
- Il potere persuasivo del desiderio
-  La guida e i doni
- Consiglio, circostanze e velli
- La voce del Pastore
- I requisiti occorrenti
- Passi da studiare

IX. SANTITA'
- L'Iddio che è santo
- Pace e santità
- Crisi o crescita?
- L'opera di Dio o l'opera tua?
- Lo Spirito Santo
- Un passo da studiare

X. LIBERAZIONE DALLA FATICA INGRATA
- Artigianato, tecnologia ed imbottirsi affrettatamente di nozioni per gli esami
- Dolce e leggero
- Il secolare ed il profano
- Testimonianza per mezzo del successo?
- Organizzare il tempo
- Pani e pesci
- Un passo da studiare

XI. IL COMBATTIMENTO
- La battaglia col mondo
- La battaglia contro la carne
- La battaglia contro le potenze delle tenebre
- Lo Spirito e la battaglia
- L'ultimo nemico

John White, nato a Liverpool, laureato in medicina, pscicologia e psichiatria; per diversi anni impegnato nell'opera dei Gruppi Biblici Universitari in America Latina; insegnante di psichiatria all'Universit? del Manitoba, Canada.

Acquistabile presso i consueti canali:
- CLC
- Edizioni GBU

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Autori

alex

  • La sua più grande abilità consiste nel far credere alle persone di essere padrone di loro stesse.
  • Gli errori, secondo Lewis, consistono nel prendere il diavolo sia troppo sul serio sia non abbastanza sul serio. Il diavolo dà il benvenuto con qual slancio a un Hume e a un Faust. Si rallegra per un ateo, o u teologo i quali neghino la sua esistenza come per una fattucchiera. E si può anche aggiungendo che si sente felice tanto per un cristiano il cui pensiero si acontinuamente preso dalla preoccupazione per i demoni, quanto per quello che non ci pensa affatto.
     Ma egli è vivo e virulento. Il suo obiettivo supremo è di far male a Cristo ed alla causa di Cristo. Tu personalmente non gli itneressi affatto, ed è solo perchè hai relazione con Cristo tu significa qualche cosa per lui.
    Prima che tu divenissi cristiano il suo massimo interesse era di renderti cieco alla verità di Cristo o forse di sedurti meglio per portarti ancora di più sotto il suo dominio.
    Ma non certo perchè tupersonalmente avessi importanza.
    Ti usava solo per arrivare a DIo. Pure adesso il suo interesse per te non ha niente da fare con te come individuo.
    Non lusingarti. Sei molto importante per DIo; per Satana, invece, sei solotanto un microbo potezialmente utile.
    Ma microbo o no, può farti del male. Egli e i suoi demoni possono recarti danno su na o più di una di queste quattro linee: la tentazione, l'accusa, l'inganno, la distruzione.
  • Sarai tentato, può cambiare il tipo di tentazione...
  • Sarai tentato in continuazione, e lo sarai con ferocia nei tempi di crisi...
  • Non puoi impedire agli uccelli di volarti attorno alla testa, ma puoi impedir loro di fare il nido nei tuoi capelli (Lutero)

- La tu forza sta in quello che Egli fa quando tu obbedisci (pag.94)

alex

Ricordati questo: la gente reagirà. Una reazione favorevole non significa che tua abbia testimoniato con abilità, come una reazione ostile non significa che tu sia stato maldestro.

Certamente devi fare un'autocritica e vedere se hai mancato di tatto, o sei stato rude, critico, scortese o dogmatico. Tuttavia la reazione può rivelarti qualcosa non su te stesso, ma sulla persona alla quale stai testimoniando.

.... Una reazione violenta può prendere la forma della critica contro di te o contro i cristiani in generale. Parola come "ipocrisia", "banalità", "non scientifico" e "fuga dalla realtà" possono esserti sparate addosso come fucilate. Essendo uno psichiatra, io reagisco di solito in questo modo: "lei sembra molto contrario. Perchè?".
Non ti suggerisco di imitarmi, ma ti esorto a non cadere nella trappola di difendere le azioni e gli atteggiamenti di altri cristiani o tuoi.
E' naturalmente ovvio che nel parlare di quanto Cristo ha fatto per te, tu non sia per nulla chiamato a difendere le Crociate, o il materialismo dei cristiani del XX secolo, non più di quanto tu sia tenuto a giustificare i fallimenti e i peccati di molti gruppi cristiani.
In tali circostanze può essere molto più appropriato rispondere seguendo questa linea: "Si, sono state fatte moltissime cose malvage nel nome del cristianesimo. Ma sono proprio le Crociate ad impedirti di credere che Cristo è vivo?"

pag 73-74

Tu sei un testimone, che tu lo voglia o no. Sei o un buon testimone o un cattivo testimone.

alex

Una fra le storie più sconvolgenti dei Vangeli è quella di Pietro e del suo tempestoso rinnegamento di Cristo, a cui segue la sua riabilitazione, di mattina presto, su una spiaggia. Poco prima di essere arrestato, Gesù aveva avvertito i suoi discepoli della usa imminente passione e aveva predetto che Pietro lo avrebbe rinnegato prima del tramonto.

Pietro aveva protestato con veemenza e riaffermato la sua fedeltà (Luca 22:31-34). Con un inutile gesto inteso a ribadire le sue proteste, egli commise l’unico atto violento compiuto durante l’arresto di Cristo: staccò un orecchio dalla testa di un membro del gruppo venuto per arrestare Gesù (Giovanni 18:10-11).

Quando Cristo si assunse maestosamente la responsabilità del suo proprio arresto incoraggiando i soldati impauriti a porlo in atto, i discepoli se la dettero a gambe. Ma Pietro e Giovanni esitarono, e seguirono il gruppo con l’arrestato.

Poiché Giovanni era in relazione con qualcuno della casa del sommo sacerdote, più tardi i due furono ammessi nel cortile, uno spazio affollato dai servi del sommo sacerdote e da un certo numero di soldati e di ufficiali.

Poteva darsi benissimo che Pietro fosse spaventato, e ne avrebbe avuto tutte le ragioni. L’andar dietro a Gesù aveva improvvisamente preso tinte sinistre e drammatiche.

La grandiosità del palazzo, la sicurezza e la scherzosa disinvoltura della gente nel cortile gli faceva sentir ancor più acutamente la sua propria insicurezza.

Passarono alcune ore e, in quella stessa notte, egli aveva rinnegato il suo maestro in tre occasioni diverse (Giovanni 18:15-27 – Luca 22:54-62). Avrebbe potuto giustificare i suoi rinnegamenti ritenendoli necessari alla sua sopravvivenza e considerandoli come una tattica di guerra.
Aveva affermato con troppa forza la sua fedeltà a Cristo e senza dubbio stava lottando per dimostrare a se stesso quanto fosse leale. Dopo tutto, non stava nel cortile dei nemici del suo Maestro?

Ma al suo terzo rinnegamento il canto di un gallo e contemporaneamente uno sguardo lanciatogli da Gesù frantumando la sua sciocca illusione.

Improvvisamente vide se stesso per quel che era veramente uno stupido sentimentale debole e impulsivo. Sopraffatto dalla vergogna, se ne andò via dal cortile e pianse amaramente.

E’ impossibile sapere quando precisamente Pietro cominciò a rinnegare Cristo. Certamente, col suo comportamento e con le sue azioni, assai prima di rinnegarlo con le sue parole. Il rinnegamento sgorgato la prima volta dalle sue labbra doveva essere stato già presente nella sua condotta.

Egli stava recitando una parte una parte in cui ingannava se stesso e cercava di ingannare la gente che gli stava intorno. Il Bisogno di essere accettato dagli altri rimase una costante del suo carattere fino a quando ne conosciamo la storia. Ed è la stessa cosa per noi oggi: è il bisogno di essere accettati dagli altri a farci rinnegare Cristo, con migliaia di sottili mutamenti di condotta. Molta parte della mia volubilità era dovuta a quella sorta di rinnegamento; era una copertura per una relazione con Gesù Cristo che mi imbarazzava.

Pietro amava Cristo, e pure io lo amavo. Come un uomo preso tra l’amore per un’amante e l’amore per la moglie, Pietro amava due cose contemporaneamente, l’ammirazione degli altri e la presenza del suo Maestro. Trovarsi in quella situazione non era piacevole. L’amante e la moglie non vogliono cedere nessuna delle due nei confronti dell’altra. Come uno sposo geloso, Cristo vuole e reclama una fedeltà assoluta dai suoi seguaci; e ciò significa essergli fedeli in ogni azione, pensiero o parola e non tenere celata questa fedeltà.

Quindi al centro della testimonianza c’è l’interezza nella relazione personale. Se vuoi essere un testimone fedele, volgi costantemente a Dio i tuoi pensieri. Deve diventare tua abitudine, ad ogni incontro con altra gente e ad ogni inizio di attività, dire: “Signore, non sono nient’altro che un servo acquistato col suo sangue. Aiutami ora a comportarmi come tale”.

Sii cortese. Non prefiggerti di fa impressione sugli altri con le tue battute o risposte brillantemente mordaci. Non cercar di essere il centro dell’attenzione o di monopolizzare la conversazione. Il tuo scopo sia quello di mettere gli altri a proprio agio. Non pretendere di sapere cose che non sai. Se stai discutendo, cerca di capire quanto dice l’altra persona. Non devi lottare per vincere una gara di schema verbale, ma piuttosto devi cercar di capire e di essere capito.

Se sei autentico, le tue parole si accorderanno con le tue azioni. Ti sentirai contento di compiere atti di cortesia e di rispetto verso un compagno, verso i membri della famiglia.

Sarai meno disposto a prendere le cose in prestito, e più pronto a restituirle se le hai prese, oppure a prestarle a tua volta. Sarai più puntuale nel mantenere i tuoi impegni. Sarai meno brontolone. Non diventerai perfetto sull’istante, ma quando ti comporterai male, riconoscerei che ci sono delle scuse da fare, e farai le tue scuse.

Se non agirai con generosità, Dio te lo farà vedere e ne sarai rattristato. Ti verrà il desiderio di confessare le tue debolezze a Dio, ad altri cristiani ed anche a non cristiani.

E se qualcuno si complimenterà con te, la tua risposta non sarà: “Oh! Non è niente!” ma: “Grazie. Non sono state sempre così. Ero solito essere del tutto diverso”.

Scacco Matto! Jhon White
pag 70 - 71 - 72 - 73

alex

Noi parliamo di conoscere, ma in due sensi: posso conoscere dei fatti, ma posso anche conoscere delle persone. Conoscere dei fatti è un processo intellettuale, conoscere delle persone comporta interazioni emotive e volitive.
Puoi leggere la Bibbia per conoscere certi fatti. Ma questo è solo l'inizio, la vera meta è conoscere Cristo.
E quindi, mentre sudi la Bibbia, devi predisporti a conoscere una persona.

Scacco Matto - John White - pag.55

Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato
Giovanni 17:3

alex

"Mi sarete testimoni" disse Gesù ai primi discepoli. In un certo senso importa molto poco se tu sei un antico cartello di strade campestri con nomi tracciati nei caratteri del tempo oppure sei un brillante cartello della segnaletica stradale in uso oggi, bel alto sull'autostrada. Non esisti per attirare l'attenzione su di te, ma per dirigere i pensieri della gente a una destinazione divina.
Un cartello indicatore non ha raggiunto il suo scopo se con l'essere troppo attraente ha distratto l'attenzone dalla città di destinazione facendola rivolgere su di sé.

Ricordati dunque questo: quanto testimoni, parli, sì, della tua esperienza personale come se facessi un rapporto di prima mano del tuo incontro con Gesù Cristo, ma la tua testimonianza non mette a fuoco te stesso bensì il Cristo di cui hai fatto l'esperienza....

alex

Nei vasti spazi del tuo intimo (e gli spazi interiori e quelli esterni sono tutt'uno nell'eternità) vi è un luogo, un santuario edificato da Dio per avere uno stretto rapporto con te. E' di li che ti chiama facendoti teneramente premura. E dai più estremi recessi del tuo intimo un cocente desiderio risponde alla sua chiamata. Tu puoi ignorarla; a volte la ignori perché sei eccitato da altri richiami dai quali sei più attratto. Ma essi attraggono la superficie del tuo essere; e creano solo ansietà, mentre il suo richiamo è per darti pace. - John White - Scacco Matto pag. 21

Siamo stati fatti così, essere completi nell'incontro con l'Eterno. O facciamo spazio all'infinito Dio oppure niente potrà colmare questo infinito vuoto. Alex

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