L'Umanità è in cammino verso l'adorazione della Bestia... lo spirito dell'Anticristo che cresce ogni giorno gli darà forza.... e di fatto già ora sono sorti molti anticristi 1° Giovanni 2:18.
Capire questo aiuta a capire i tempi...
e Dio? Ha tutto sotto controllo!
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Marco Distort
Dal convegno: CAPIRE L'APOCALISSE.
--- Chianciano Terme 30 settembre / 2 ottobre 2016 ---

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alex

Estate 2024 - Attacco agli Stranieri Inghilterra - Guerra Ibrida

La “guerra civile” di Musk, i troll di Russia e Iran e il razzismo: la disinformazione incendia gli scontri in Inghilterra

 

LONDRA - L’Inghilterra brucia per i “riots” di questi giorni e il primo ministro Sir Keir Starmer, che ieri ha convocato il comitato di emergenza Cobra e annunciato “un esercito di agenti speciali in stand-by pronti ad intervenire”, avverte: “Anche chi ha sparso odio online verrà punito, non solo coloro che hanno partecipato fisicamente alle violenze dell’estrema destra. Ve ne pentirete”.

Ma come si fa quando persino Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo e proprietario del social media più influente, su X (ex Twitter) infiamma ancora di più gli animi?

Tra governo britannico e il 53enne fondatore sudafricano-americano di Tesla e SpaceX è oramai guerra aperta.

Negli ultimi due giorni Musk ha aizzato ancora di più le tensioni, approvando direttamente post e commenti di diversi canali xenofobi e anti-migranti su X e poi accusando la polizia britannica di condonare i crimini degli estremisti islamici e punire “i bianchi che vogliono difendere i bambini”: “Sono prevenuti”.

Non solo: in risposta a un video sui disordini di questi giorni dopo la tremenda strage di bambine a Southport lunedì 29 luglio, Musk ha prima previsto “l’inevitabile guerra civile” nel Regno Unito, e poi si è diretto minaccioso contro il canale ufficiale dello stesso Starmer, che asseriva che “non tollereremo attacchi contro le moschee e la comunità musulmana”, accusando il primo ministro così: “Non dovresti essere preoccupato degli attacchi a *tutte* le comunità?”.

Parole “irresponsabili”, secondo Downing Street.

Musk è lo stesso che l’anno scorso, oltre al negazionista americano della strage di Sandy Hook, Alex Jones, e lo stesso Donald Trump, ha riabilitato su X anche Tommy Robinson, l’attivista inglese di estrema destra (vero nome Stephen Yaxley-Lennon) “bannato” dalla vecchia gestione “Twitter” per le sue pericolose e incessanti fake news razziste e xenofobe.

Ora, invece, grazie a Musk, Robinson è tornato più furioso che mai online.

Ed è stato colui che, in questi giorni, ha sparso continuamente benzina sulle fiamme delle proteste, incitando hooligan, teppisti ed estremisti con “è tempo di agire!” e altre simili frasi incendiarie.

Peccato che lo stesso Robinson, tra l’altro latitante per non aver rispettato una ingiunzione di un tribunale inglese, agitasse le rivolte da un resort a cinque stelle di Cipro, dove è stato beccato dal Daily Mail.

Come Robinson, alle luce del sole ci sono altri esponenti della destra radicale che ogni giorno incitano gli estremisti.

Uno di questi è il suo braccio destro Danny Tommo (vero nome Daniel Thomas), ma anche Lawrence Fox, fondatore di un’altra formazione di destra xenofoba e anti-migranti, il Reclaim Party.

Tuttavia, come hanno notato diversi esperti, manca una regia comune e molto spesso gli attacchi e le aggressioni di questi ultimi giorni sono state scatenate da estemporanei messaggi di sconosciuti sui social o su Telegram, soprattutto mediante fake news.

Per esempio, tornando a Tommy Robinson, nel weekend ha scritto più volte di "donne e bambini bianchi accoltellati” in Scozia e Inghilterra, bufale presto smentite dalla polizia. Ma oramai erano già in circolo e virali nei canali della destra estrema.

Come ha scritto James Tapper sull’Observer, domenica scorsa, l’estrema destra “non è mai stata così pericolosa online”.

Le stesse fake news sul 17enne arrestato per la strage di Southport, diventate subito virali su social media come X e TikTok, hanno originato gli scontri di questi giorni.

Secondo tali bufale, il minorenne incriminato sarebbe stato “un migrante sbarcato dalla Manica”, e invece Axel Rudakubana è nato a Cardiff da genitori immigrati ruandesi e vissuto sempre in Inghilterra.

Oppure, Rudakubana sarebbe stato “musulmano”, quando invece non è stato sinora rinvenuto dagli inquirenti alcun legame tra l’arrestato e la religione islamica, senza contare che il 98% della popolazione del Ruanda è cristiana.

In più, come ha rivelato il Daily Mail, il losco ed oscuro sito che ha per primo sparso queste fake news, “Channel3 now”, ha avuto contatti in passato con la Russia di Vladimir Putin e oggi non si sa chi lo gestisca.

A quanto apprendiamo, neanche un’ora dopo la pubblicazione delle bufale sul 17enne, bot di origine russa e di altri Paesi stranieri hanno iniziato a condividerle su X e a farle circolare.

Downing Street ieri ci ha confermato che “alcuni Paesi stranieri stanno amplificando disinformazione e misinformation per infiammare la tensione nel Regno”.

Il portavoce del primo ministro non ha fatto nomi.

Ma il consigliere di Downing Street contro la violenza politica, Lord Walney, ha incolpato direttamente Russia e Iran: “Ci sono fabbriche di troll in questi Paesi, con russi e iraniani che si travestono da britannici di estrema destra o estrema sinistra con il solo scopo di creare disinformazione e diffonderla il più possibile”.

E l’ex capo dell’MI6, Richard Dearlove, ha attaccato direttamente Mosca: “È la guerriglia grigia di Putin”.

Per Starmer è una questione cruciale punire chi ha fomentato i disordini anche online.

Domenica scorsa il premier britannico ha detto: “I social media devono fare di più per rimuovere i contenuti pericolosi”.

Ma non sarà facile. Certo, decine di britannici che negli ultimi giorni invocavano l’uccisione degli stranieri e gli “accoltellamenti in moschea”, sono stati rintracciati, arrestati e alcuni già condannati per direttissima. Il problema è che se uno come Musk - con la sua influenza, i quasi 200 milioni di follower e la riabilitazione di personaggi come Tommy Robinson - poi sparge volontariamente benzina sul fuoco, tutti gli sforzi diventano vani. Ieri il ministro della tecnologia britannico Peter Kyle ha incontrato i responsabili di X, Meta, Google e TikTok per esortarli a fermare “la diffusione di odio e incitamento alla violenza: sono inaccettabili i danni, il disagio e la distruzione che provocano nelle nostre comunità”.

“Abbiamo sempre avuto radicalizzazioni”, dice al Guardian Maria Ressa, giornalista filippina e premio Nobel per la Pace nel 2021, “ma in passato i leader riappacificavano fazioni e popoli. Oggi non è più così. Perché ciò che un tempo radicalizzava estremisti e terroristi, ora radicalizza i cittadini. Perché oggi l’ecosistema dell’informazione è pianificato in questo modo. C’è sempre stata propaganda e violenza nel mondo: ma ora è mainstream, e i fatti del 6 gennaio 2021 in America lo dimostrano. Ogni anno che passa senza veri leggi di regolamentazioni dei social media, va sempre peggio. Come disse il leader sovietico Yuri Andropov: la disinformatja” è come la cocaina. Se la prendi un paio di volte, ok. Ma se la prendi sempre, diventi un tossico e un uomo completamente diverso”.

alex

24 marzo 2024
La guerra dei bot dopo l’attentato a Mosca: i social italiani invasi dalla fake del sito filorusso che accusa Kiev

La pseudo testata “Il Corrispondente”, già autrice dello scoop sul pilota dissidente morto in Spagna, rilanciata da centinaia di account falsi.

La verità alternativa di Putin sulla strage di Mosca ha trovato in Italia il più rumoroso dei megafoni. Poche ore dopo l’attentato, una rete tentacolare composta da centinaia di profili fake si è accesa e ha rilanciato su X, con post scritti in italiano, la “pista ucraina”. All’improvviso il tentativo del Cremlino di attribuire la responsabilità di quanto accaduto a Kiev si è materializzato in migliaia di commenti e di posti scritti da account fino a quel momento silenti. «C’è una diretta correlazione tra i massacri e il regime di Kiev. Speriamo in giustizia», scrive Deziray Villa. «Il governo di Kiev non dovrebbe essere esentato dalla responsabilità per i massacri», replica Polly Brumbaugh. E Zamara Tilman aggiunge: «Purtroppo, l’Ucraina sta formando e mandando terroristi in tutto il mondo. E’ allarmante». E così via, saturando lo spazio virtuale di X.

Bene, cos’hanno in comune questi post? Tre cose. La prima è che sono stati creati tutti a metà marzo e nella bio hanno hashtag sulle criptovalute. La seconda è che i post sulla “pista ucraina” hanno avuto in media 7.000 condivisioni e 30.000 visualizzazioni. La terza è la più interessante: quasi tutti mettevano il link a un articolo de Il Corrispondente, la pseudo testata giornalistica online che rilancia la propaganda di Mosca, spuntata dal nulla e di cui si parlò molto un paio di mesi fa quando fece uno scoop: fu la prima al mondo a scrivere che il cadavere di un uomo appena ucciso in Spagna era di Maksim Kuzminov, il pilota russo disertore che si era consegnato agli ucraini. Il Corrispondente è stato creato dal 23 enne torinese Amedeo Avondet, un passato in Fratelli d’Italia. L’articolo linkato dalla rete di bot, cioè di profili fake automatici che si attivano su input di un algoritmo, si intitola “Il terrore torna a Mosca”. Non è firmato, come tutto quel che appare sul portale, è disseminato di errori di ortografia, e già nel sommario si capisce qual è il succo dello scritto. «Il regime di Kiev è direttamente responsabile del massacro del Krokus. L’Ucraina è diventato il centro globale per il reclutamento e l’addestramento delle cellule terroristiche da parte degli Stati Uniti e Gran Bretagna». Tanta certezza viene corroborata da questo ragionamento: «Bisogna poi notare che i terroristi hanno agito con estrema brutalità, consapevolezza e professionalità, prova del fatto che hanno ricevuto non solo un addestramento ottimo, ma anche una notevole esperienza sul campo di battaglia, quasi sicuramente proprio in Ucraina».

 

Non si può che non notare una coincidenza temporale: i profili bot sono stati creati negli stessi giorni in cui veniva bucato il profilo Instagram della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non emerge alcun collegamento ma è un fatto che la rete di fake nasca ufficialmente per sponsorizzare bitcoin e usare il nome di Elon Musk. Esattamente quello che è stato pubblicato, seppur per pochi minuti, sul profilo hackerato della premier. La mano può essere la stessa? Inoltre nell’ultimo periodo sono emerse evidenze su un vecchio sospetto: è certo che i russi abbiano offerto denaro per costruire gruppi di influenza in italiano. Usando profili sconosciuti ma anche personaggi noti, a cui sono stati proposti ricchi contratti (leggasi il racconto del capo ultras dell’Inter, Nino Ciccarelli).

L’Italia non è l’unico Paese investito dalla propaganda social del Cremlino. The Insider, il sito di inchiesta indipendente focalizzato sulla Russia, individua il Corrispondente tra una serie di pseudo testate online come spiegel.ltd (stesso nome ma indirizzo diverso rispetto al vero settimanale Der Spiegel), grenzenzank.com, hauynescherben.net, onnam.life e molti altri che funzionano da centrali di produzione del contenuto da spammare ovunque. Contenuto che riporta sempre tutti gli elementi della verità alternativa di Putin.

Oggi il governo riunisce il comitato per la sicurezza: «La minaccia terroristica viene da lupi solitari, il fronte più preoccupante è il reclutamento online», dice il sottosegretario Alfredo Mantovano.

Fonte: Repubblica

alex

Sempre più spesso, sempre con più rabbia, si condividono e si diffondono ormai quotidianamente notizie false senza mettere minimamente in dubbio la veridicità, la provenienza.
Meraviglia che questo avviene anche tra persone di una certa cultura o, persino, spiritualità.
Viene in mente quel passo biblico di stampo apocalittico: " E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna " in 2 Tessalonicesi.
Le tenebre avanzano tranquillamente, senza più confini. Satana non ha più bisogno di nascondersi. Un altro segno dei tempi?
ps la foto è una burla della bufala che sta spopolando, parlando di farina di rana.
 

 

Ci segnalano i nostri contatti un improbabile post a base di grafene nei prodotti Rainforest Alliance, seguito da farina di insetti occulta e “farina di rana”. Ammettiamolo, quello sulla farina di rana è una burla ed anche autoconfessa di un account dedito a montaggi ironici (come apparizioni di alieni a Parigi pronti a distrarre l’attenzione dalle rivolte dei contadini per menare Sgarbi…), ma quella sul grafene no, o quantomeno pare essere presa sul serio. 

Poco male, perché si trattano rispettivamente della parodia di una bufala e della bufala di cui è parodia.

Insetti, farine di rana e grafene nei prodotti Rainforest Alliance? Bufale e burle

Il primo post, quello sul grafene e gli insetti è sostanzialmente la riedizione una bufala che abbiamo visto in passato, una del ricco filone che condanna le aziende “green” accusandole di improbabili complotti. 

 

Insetti, farine di rana e grafene nei prodotti Rainforest Alliance? Bufale e burle

 

La Rainforest Alliance è un marchio dell’ecosostenibilità raccomandato dal WWF, che investe ingenti risorse e capitali non solo nella protezione della Foresta Pluviale Amazzonica, ma nella creazione e sviluppo di una cultura e di una economia ecosistenibile e che rispetti l’ambiente. 

 

bufala sindaco di lonigo

 

 

 

Alla base di molte teorie “notutto”, oltre che una plateale influenza filorussa spesso abbiamo infatti visto anche un disprezzo colossale per l’ambiente. Teorie tra i complottisti prevedono combattere aspramente gli ambientalisti e negare ad oltranza il cambiamento climatico, proiettando il loro egosimo in bufale assurde per cui gli ambientalisti vorrebbero “costringerli” a passare all’auto elettrica a forza, mangiare insetti e ristrutturare le loro case, nascondendo un edonistico (e ci si consenta, poco religioso) desiderio di consumare senza fermarsi a riflettere. Il logo della rana è scelto sia per l’oggetto principale del marchio, ovvero la Foresta Amazzonica, “Polmone Verde” del mondo da cui dipende buona parte della qualità dell’aria globale, sia dalla rana, un animale noto per essere un bioindicatore.

 

 

La satira della notizia precedente 
 
La satira della notizia precedente  

Ovvero un animale molto più fragile di quello che sembra che in caso elementi inquinanti vengano introdotti nel suo ambiente ne verrebbe a perire. Già non ha senso avere un marchio dell’ecosostenibilità, approvato dal WWF. Ma secondo le bufale che abbiamo esaminato ecco che un marchio dell’ecosostenibilità, in un mondo piagato dal complottismo, diventa una società satanica che inserisce nel cibo sostanze come l’atrazina, i vaccini ed ora anche il grafene e gli insetti, per non parlare della “farina di Rana”, ma questa per burla. Opinabile anche il “possesso da parte di Bill Gates”, del tutto inesistente, se non per una donazione nel 2007, una goccia in un oceano di donazioni ad enti benefici per la causa ambientale: causa abbiamo già visto in odio a complottisti e disinformatori.

Perché la teoria è una bufala

Partiamo dal presupposto che abbiamo visto più volte: ogni prodotto alimentare arriva con un’etichetta che ne contiene tutti gli elementi. Ovviamente mi diranno i complottisti nei commenti che i Poteri Forti potrebbero corrompere l’Unione Europea per stampare etichette mendaci, ma a questo punto avrebbero l’onere di mandare a loro spese campioni degli alimenti citati in diversi laboratori per ottenere i risultati. E non potrebbero cavarsela dicendo che tutti i laboratori al mondo sono pagati dai Poteri Forti per mentire perché la bufala diventerebbe la celebre barzelletta del folle contromano in autostrada che accusa tutti gli automobilisti di essere indisciplinati. Del resto non avrebbe senso nascondere la “farina di insetti”, perché ove fosse ammessa basterebbe riportarla in etichetta, e neppure avrebbe senso inserire il grafene nel cibo. Con un costo al grammo tra diverse centinaia e diverse migliaia di dollari al grammo, un barattolo di Nesquik gusto grafene costerebbe quanto gli interi risparmi che potreste mettere da parte per mandare vostro figlio a studiare in America. Si tratta quindi di bufale a sfondo complottistico. 

Fonte: Bufale.net

 

alex

Emblema della tecnologia applicata alla creduloneria è una foto che è diventata viralissima sui social: Parigi, con la Torre Eiffel sullo sfondo, che si intravede dietro balle di fieno e trattori. Il tutto accompagnato dalla classica didascalia benaltrista: " Parigi oggi... in Italia pensiamo a Sanremo". 
È evidentemente un'immagine realizzata con l'intelligenza artificiale, ma troppo poco spesso ci si interroga su ciò che viene condiviso ed è così che ha ottenuto decine di migliaia di condivisioni (anche da parte di gente che conosco e che, lo ammetto, pensavo fosse in grado di distinguere più agevolmente una bufala dalla realtà).
Io chiaramente non entro nel merito della vicenda - che peraltro conosco pochissimo -, ma trovo squallido che si debba ricorrere a questi mezzucci per divulgare bufale e trovo triste che così tanta gente creda ciecamente a ciò che legge sui social.
L'invito è sempre lo stesso: verificate sempre ciò che condividete, alcune fake news possono essere davvero pericolose se diventano virali.

alex

Guerra non lineare, fabricazione di notizie - quando il confine tra vero e simile è molto labile.

Si consiglia la lettura del libro qui suggerito, pur non essendo cristiano è uno specchio molto lucido di come la disinformazione e la guerra non lineare sia in questi tempi, più che mai, lo strumento ad uso del male e, quindi, per rimanere in tema, strumenti che la bestia utilizza per emergere definitivamente, in attesa della sua distruzione per l'apparizione di Cristo Gesù, nostro Signore, Dio benedetto in eterno.
 


 

- Ai miei lettori, con una cattiva notizia: c'è chi usa l'informazione per fare la guerra. - Marta Federica Ottaviani -

Perché negli ultimi anni abbiamo sentito parlare sempre più di troll e bot russi? Cosa sono e quale strategia nascondono questi attacchi informatici?

L’avvento al potere di Vladimir Putin, nel 2000, ha aperto una nuova fase nella storia della Russia, portando il Paese a nutrire maggiori ambizioni nell’arena internazionale non più sostenibili con le vecchie strategie.

La cosiddetta ‘Dottrina Gerasimov’, che prende il nome dal Generale che l’ha teorizzata, è il punto di partenza della guerra non convenzionale che vede come strumenti principali internet, le nuove tecnologie e i social network. Una guerra occulta, che si combatte anche in tempo di pace e che ha, fra i suoi obiettivi, la manipolazione dell’opinione pubblica e l’uso dell’informazione come arma a largo spettro.In questo libro Marta Ottaviani illustra come Mosca sia riuscita a influenzare alcuni grandi conflitti e appuntamenti internazionaliattraverso attacchi hacker ai danni di molti Paesi europei e legioni di troll al soldo del Cremlino, che operano per accrescere la popolarità di Putin e screditare gli oppositori.

L'obiettivo è quello di far filtrare la versione dei fatti russa, ribaltando la realtà, anche attraverso una galassia di media legati a Putin e al suo cerchio magico.


 

- Una volta le guerre si combattevano con gli eserciti. Adesso si punta, non solo, ma soprattutto, alla manipolazione delle menti e delle coscienze.
La Russia negli ultimi 20 anni ha lentamente costruito un nuovo modello per alimentare conflitti e cercare di riconquistare parte dell'influenza internazionale persa dopo la caduta dell'Unione Sovietica. Il problema è che questo schema ha iniziato a essere imitato anche da altri Paesi non esattamente democratici, come la Cina, l'Iran e, in modo rudimentale e grossolano, la Turchia. Gli obiettivi sono sempre gli stessi.
Gli Stati Uniti in prima battuta e a seguire l'Occidente e tutta quella parte di mondo libero che non intende abdicare a determinati valori.
Pag. 11

- Forse dopo la lettura, alcuni vedranno i principali avvenimenti internazionali degli ultimi tempi e alcuni media sotto un'altra luce. E riusciranno a leggere quello che ci aspetta in modo diverso. Perchè una delle principali caratteristiche di questa nuova guerra di Mosca è che non si ferma mai. nemmeno in apparente tempo di pace. Pag. 12

- Il problema è che la Russia è stata anche il primo Paese a intuire che Internet poteva servire in modo strutturale anche per un fine molto meno nobile del commercio o le comunicazioni: la guerra.

alex

Facebook e Instagram rimuovono mille account russi fake a sostegno della guerra

Meta ha annunciato di avere disabilitato 45 account di Facebook e 1.037 di Instagram operati da un gruppo di troll russo che prendeva di mira "politici, giornalisti, attori, celebrità e brand commerciali di tutto il mondo" che sostenevano l'Ucraina. Secondo quanto riferito da Meta, e rilanciato dal Kyiv Independent, per il gruppo lavoravano diverse centinaia di persone che venivano ricompensate in rubli per lasciare commenti pro-Russia in modo da creare l'illusione di un diffuso sostegno alla guerra della Russia in Ucraina.

06 agosto 2022

alex

Quando si vuole odiare, si accetta anche la bugia, e quando essa è svelata poco importa!
La mente è catturata, il collo irrigidito. Così si preparano le menti ad accettare quello che prima era non ricevibile... bugia dopo bugia.. velata con un poco di verità. Che sia questo il marchio apocalittico?

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Nuova indagine del gruppo internazionale a guida italiana che da anni smonta e spiega le dinamiche della diffusione di panzane e cospirazioni sui social network: "I post che spiegano con dati scientifici stimolano commenti negativi, non raggiungono il pubblico complottista oppure lo fanno reagire nel senso opposto a quello sperato"

LE BUFALE? Chi le sgonfia è perduto. Una nuova indagine firmata da un gruppo di ricerca internazionale quasi completamente italiano e guidato da Walter Quattrociocchi, coordinatore del CssLab alla Scuola Imt Alti Studi di Lucca, torna sul chiacchierato tema delle menzogne e delle fake news in Rete per approfondire le dinamiche che si innescano fra le cosiddette "echo chamber", camere di risonanza o bolle sociali, come le si voglia chiamare. Lo studio ha analizzato i post e le interazioni di 54 milioni di utenti in cinque anni, fra il gennaio 2010 e il dicembre 2014. In particolare, ha approfondito il ''consumo'' sia delle informazioni fondate (ossia di quelle scientifiche e affidabili) da parte degli utenti statunitensi di Facebook, che di quelle infondate, cioè ricche di imprecisioni se non del tutto dedite al cospirazionismo assoluto (come accade con i vaccini) circolate sulle loro bacheche.
 
Il risultato? Le scoperte confermano non solo l’esistenza delle casse di risonanza, recinti chiusi della comunicazione digitale dai quali gli utenti faticano a fuggire perché vi trovano la conferma ai loro pregiudizi – e quindi si trovano perfettamente a loro agio – ma soprattutto approfondiscono gli effetti collaterali delle cosiddette pratiche di debunking. Quelle cioè di chiarificazione, argomentazione e spiegazione con cui altri utenti, spesso esperti del tema, cercano di smontare le sciocchezze che sembrano fare così tanti proseliti sui social network. L'indagine ha mappato il modo in cui le persone hanno interagito con 50.220 post di questo genere circolati nel complesso su 83 pagine Facebook di carattere scientifico, 330 pagine "complottiste" e 66 pagine dedicate proprio al debunking: se gli utenti li hanno presi in considerazione, come hanno commentato, come si sono comportati in seguito.

uggerendo a dire il vero uno scenario piuttosto deprimente riassunto nelle conclusioni del paper, pubblicato su Plos One: "Le nostre analisi mostrano che i contenuti di debunking rimangono fondamentalmente confinati all’interno della camera dell’eco scientifica e che solo alcuni utenti di solito esposti ad affermazioni poco fondate interagiscono attivamente con questi post di correzione e spiegazione – si legge nella ricerca – l’informazione che dissente è ignorata e i sentimenti espressi” dopo la lettura “sono negativi”. Ma c’è di peggio: “Quei pochi utenti cospirazionisti che interagiscono con i contenuti di questo tipo manifestano una tendenza più elevata a commentare e interagire una volta rientrati nel proprio gruppo di partenza”.

In altre parole, gli sforzi di debunking tradizionali sembrano quasi del tutto vani. Chi incappa ad esempio in un articolo scientifico che documenta la totale inconsistenza del collegamento fra vaccini e autismo non viene affatto convinto ma sfrutta quel contenuto per consolidare la propria narrativa, rifluendo rapidamente nella propria rete di contatti ancor più motivato di prima rispetto alla frottola di turno in cui crede. E ricominciando a postare e pubblicare senza pietà. “I post di debunking stimolano commenti negativi, non raggiungono il pubblico ‘complottista’ oppure lo fanno reagire nel senso opposto a quello sperato” conferma Fabiana Zollo della veneziana Ca’ Foscari e della Scuola Imt Alti Studi di Lucca, ricercatrice post-doc al Dipartimento di Scienze ambientali, informatica e statistica di Ca' Foscari e prima autrice dell’indagine.
 
Il risultato appena pubblicato fa parte di una serie di studi condotti dalla stessa squadra di ricercatori sulla disinformazione online, la circolazione delle fake news e delle bufale e soprattutto sulle strategie necessarie a combatterne la diffusione. Studi che hanno anche avuto un impatto sulle strategie dei media e nel dibattito internazionale sull’argomento, esploso a cavallo dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca: basti pensare che, dopo i primi “indizi” sull’effetto controproducente dello smontare le notizie false, la giornalista Caitlin Dewey ha deciso di chiudere la sua rubrica settimanale sul Washington Post dedicata al debunking.
 
Rimane da capire come si possa essere arrivati a questo scenario fatto di tribù contrapposte in cui chi spiega non riesce a convincere e chi dovrebbe rivedere profondamente le proprie convinzioni non riesce proprio a farsi convincere, neanche dai più affidabili dati scientifici. E anzi precipita nel suo pozzo di strampalate (o pericolose) convinzioni. Secondo le tesi che si leggono nel paper, la convinzione dei ricercatori è che la diffusione (e l’alto tasso di successo) dei contenuti fasulli sia da collegarsi a una serie di fattori precisi.
 
Anzitutto la sempre più scarsa fiducia delle persone nei confronti delle istituzioni, poi l’elevato e crescente livello di analfabetismo funzionale che si sta espandendo nei Paesi occidentali, cioè l’incapacità di capire appropriatamente e a fondo ciò che si legge o in cui ci si imbatte, e infine l’effetto combinato dei pregiudizi di conferma alle prese con uno sterminato bacino d’informazione spesso di scarsa qualità. Contro questo mix micidiale, dicono gli scienziati italiani Fabiana Zollo, Alessandro Bessi, Michela Del Vicario, Antonio Scala e Guido Caldarelli e i colleghi israeliani Louis Shekhtman e Shlomo Havlin, le campagne di debunking o le soluzioni algoritmiche pensate da molte piattaforme (purtroppo) non servono a molto.

Fonte: repubblica.it

alex

GLI ITALIANI non si fidano dei social e non sono in grado di distinguere sul web una bufala da una notizia affidabile. È la fotografia del Paese che emerge dal rapporto "Infosfera", realizzato dal gruppo di ricerca sui mezzi di comunicazione di massa dell'università Suor Orsola Benincasa, guidato da Umberto Costantini, docente di Teoria e tecniche delle analisi di mercato, ed Eugenio Iorio, docente di Social media marketing....

leggi qui

alex

Cronache dagli ultimi giorni:

"il format delle menti fu ad un certo punto repentino e inarrestabile, dovevamo essere pronti a credere a tutto, per credere a quello che prima era inaccettabile...verità e bugie fuse insieme, come davanti al proverbiale frutto, sapevamo ma dimenticammo.."

"ci accorgemmo che: aborto, matrimonio gay, eutanasia, erano si questioni per noi indigeribili, ma accogliemmo l'altro lato della medaglia così abilmente manovrata dal Nemico"

"non ci accorgemmo che ormai eravamo in trappola e mentre litigavamo smettemmo di proclamare il Vangelo per proclamare altri vangeli e diversi messia, che poi non ci sono altre buone notizie"

"Sapevamo che c'era una guerra per possedere le menti, ma ci ritenevamo immuni, lo proclamavamo: attenzione al Mondo!".

Dimenticammo .... ci addormentammo.. fino al ritorno dello Sposo...

Perdemmo anime, i nostri figli, le nostre famiglie, i nostri amici ed i nostri nemici...

peccato...

alex

Uno dei modi in cui si fomenta il razzismo.... (strumentalizzando senza cuore anche le vittime) la nazionalità viene evidenziata, per fomentare odio, se non è italiano - vera manipolazione delle "menti", sono anche "bravi" visti i risultati..

alex

Come ha fatto un politico di professione alla guida di un partito che nel 2013 era crollato al 3%, e che per tutta la sua carriera ha propagandato odio e disprezzo verso gli italiani e i meridionali, a convincere in 5 anni il 17% degli italiani e dei meridionali a dimenticare tutto e a votare per lui?

Fino a essere considerato il più grande patriota italiano vivente?

E come ha fatto quel 17% a diventare il 38% in un solo anno di governo, se durante quell’anno di governo quel leader non ha mantenuto una sola delle promesse fatte?

Non ha abolito la Fornero, non ha espulso i 100mila clandestini all’anno promessi (ma solo 9.000, meno di qualunque altro governo di sinistra), non ha realizzato la Flat tax, non ha abolito una sola accisa sul carburante, ha rinnegato l’uscita dall’Euro, ha rinnegato l’uscita dall’Europa, ha nominato premier un tizio che nessuno aveva mai visto prima anche se diceva “mai più premier non eletti”, si è alleato coi 5Stelle anche se diceva “mai coi 5Stelle”, ha varato il Reddito di cittadinanza anche se diceva “mai Reddito di Cittadinanza”, coi porti chiusi ha bloccato in 14 mesi solo 4 navi Ong lasciando attraccare le altre centinaia di barchini arrivati ogni giorno, non ha abolito le indagini a carico di chi spara per legittima difesa, ecc.

Eppure gli italiani, anziché accompagnarlo alla frontiera con un foglio di via, hanno cominciato ad adorarlo sempre di più. E più falliva e più lo amavano. Diventando, i suoi fan, sempre più numerosi.

Perché? Perché la percezione conta più della realtà. E se la realtà puoi cambiarla solo con i fatti, la percezione puoi plasmarla come e quando vuoi. Anche con un clic, come dimostra l'ultima puntata di Report su Rai3, che invito a vedere, e di cui riporto qui solo alcuni frammenti.

Si veda anche:

alex

Gli account, alcuni dei quali attivi sin dal 2010, hanno generato circa 2 milioni di follower su Fb e oltre 250 mila su Instagram

 Facebook e Twitter hanno rimosso centinaia di account legati a Russia, Iran e Venezuela che amplificavano posizioni antioccidentali e che avevano generato oltre 2 milioni di follower. Lo scrive il Guardian. Fb ha cancellato 783 pagine, gruppi e account che si spacciavano per utenti di paesi europei, mediorientali e dell'Asia meridionale e che condividevano contenuti largamente riproposti dai media statali iraniani. Twitter ha invece eliminato migliaia di account 'maligni', in parte contro il voto di Midterm.
   

   Gli account, alcuni dei quali attivi sin dal 2010, hanno generato circa 2 milioni di follower su Fb e oltre 250 mila su Instagram. Mentre Facebook non ha precisato il motivo dell'operazione, il laboratorio di ricerca digitale forense dell'Atlantic Council che ha analizzato gli account ha riferito che sembrano pensati per amplificare vedute "in linea con le posizioni internazionali del governo iraniano. Le pagine postavano contenuti con forti predilezioni per il governo di Teheran e contro l'Occidente e i vicini regionali, come Arabia Saudita e Israele", scrivono i ricercatori in un blog. Oltre il 30% degli account rimossi e' stato attivo per almeno cinque anni, sempre secondo i ricercatori.

    Gli account eliminati da Twitter avevano "operazioni limitate" concentrate sulle elezioni di midterm dello scorso novembre ma la maggior parte era stata sospesa prima del voto.
 Quelli legati al Venezuela erano quasi 2000. Facebook ha agito in parte sulla base di informazioni condivise con Twitter.

Fonte: ANSA

alex

Anche questa è una bufalotta bella e buona: il Cesare Battisti nella seconda foto, se spremete un po' occhi e meningi, si noterà essere il (cito Wikipedia) patriota, giornalista, geografo, politico socialista e irredentista italiano nato nel 1875 e morto nel 1916.

alex

"Lista dei profili pubblicata dal sito associato alla 'fabbrica di troll'"

I 115 account che Facebook ha rimosso a poche ore dalle elezioni di Midterm, erano legati alla Russia.  "Dopo una segnalazione delle forze dell'ordine abbiamo bloccato più di 100 profili Facebook e Instagram perché li ritenevamo legati all'Ira", afferma la società riferendosi alla Internet Research Agency, la 'fabbrica di troll' russa. Nathaniel Gleicher, capo della sicurezza Facebook, in una nota diffusa dai media Usa, ha specificato che la lista dei profili è apparsa su un sito associato all'Ira che ha rivendicato di averli creati; gli account sono stati tutti bloccati.

"E' un monito - aggiunge Facebook - che ci fa capire che questi attori non demordono ed è importante che continuiamo a lavorare col governo Usa e le altre compagnie tecnologiche per non restare indietro". Nella nota, il social network ha sottolineato che la lista dei 115 profili, 30 su Facebook e 85 su Instagram, sono apparsi su un sito associato all'Internet Research Agency (Ira) che ha rivendicato di averli creati.

L'Ira, nota come 'fabbrica di troll', e' accusata di avere interferito nella campagna elettorale per le presidenziali statunitensi del 2016 e, più in generale, di condurre campagne di disinformazione online.

Fonte: ANSA

 

alex

Da quando è iniziato lo scontro tra Salvini e Saviano, l’autore di Gomorra è diventato uno degli obiettivi preferiti dei gruppi social dediti a scagliarsi con insulti di ogni sorta contro i critici dell’attuale governo. Il commento qui sotto è solo uno dei tanti esempi di come la bufala sia stata la base per aizzare i frequentatori di queste pagine contro Saviano. (fonte: https://www.democratica.com/)


Anche questa notizia falsa è stata divulgata da motli cristiani partecipando alla maldicenza di altri. Separiamoci da queste cose.

La falsa fonte

L’immagine, come spesso capita in questi casi, cerca di darsi una credibilità mettendo anche una fantomatica fonte, che spesso è sufficiente per conquistare la fiducia dei lettori. Eppure, se uno dei tanti haters si fosse preso il disturbo di andare a controllare quel video, si sarebbe reso conto che Saviano non pronuncia mai la frase incriminata.

alex

In questa foto una bella iniziativa di medici senza frontiere, invito a donne violentate a presentarsi verso uno dei loro punti di soccorso, manipolata e condivisa sui social per individuare il motivo delle violenze sessuali in occidente.... e odiare ancor di più lo straniero. Quanto siamo fragili e preda di questi trabocchetti? Anche da cristiani?

Che la nostra società viva momenti terribili è innegabile, ma uno dei problemi sono anche questi seminatori di odio e bugie.

alex

Stuzzicato dall'interessante articolo editoriale del Corriere della Sera del 4 agosto 2018, che sotto riporto, scrivo questo post.
Gli eventi che si stanno susseguendo in questi ultimi anni/mesi sul pianeta Terra inerenti il controllo mentale di masse di persone tramite architettate notizie false mi ha fatto venire in mente alcuni passi biblici inerenti gli ultimi tempi (tralascio per brevità tutte le profezie collegate riguardanti il lento degrado del pianeta Terra e che rendono bene l'idea sulle conseguenze dell'inquinamento, surriscaldamento, avvelenamento dell'acqua, dell'aria, carestie, malattie, etc. Apocalisse 6, 8 e 9).

 

Apparizione dell'Anticristo - 2 Tessalonicesi
(1Ti 4:1; 1Gv 2:18; 4:1-3) Ap 13; 17
2Ts 2:1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del Signore fosse già presente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.
5 Non vi ricordate che quand'ero ancora con voi vi dicevo queste cose? 6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 7 Infatti il mistero dell'empietà è già in atto, soltanto c'è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 8 E allora sarà manifestato l'empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l'apparizione della sua venuta. 9 La venuta di quell'empio avrà luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 10 con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. 11 Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.

 

L'apparizione dell'anticristo, e già ora ci sono molti anticristi di fatto ce lo dice Giovanni nella sua prima lettera,

 

Gli anticristi- 1° Giovanni 2
(1Gv 4:1-6; 2Gv 7-11) Gv 16:13-15
18 Ragazzi, è l'ultima ora. Come avete udito, l'anticristo deve venire, e di fatto già ora sono sorti molti anticristi. Da ciò conosciamo che è l'ultima ora. 19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.

 

avverrà non per la sua bravura particolare, ma perché avrà una forza particolare per l'azione efficace di Satana. Ora qui non vogliamo identificare questo o quel personaggio come anticristo ma cercare di aprire gli occhi su possibili meccanismi che oggi, forse più di ieri, sono possibili per "l'azione efficace di Satana".

Cioè Satana, sembra di capire,  avrà preparato un terreno nei cuori delle persone le quali saranno pronte a rendere forte in loro l'anticristo, Il tutto con prodigi e astute bugie.

Ora anche questo aspetto della nostra società mondiale attuale, insieme a tutte le profezie riguardanti la distruzione del Pianeta, pare cominciare a verificarsi. Non molti anni fa personaggi politici oggi a capo di potenze e nazioni non sarebbero state in grado di esserci se nel cuore delle persone non fosse maturato un profondo disagio, rabbia, delusione, egoismo.
A me sembra che, seppure vi siano a volte ragioni per essere tutte quelle cose, molte corse delle nostre anime sembrano essere state stuzzicate ingegnosamente per rispondere a quegli stimoli diabolici.

Il terreno preparato è questo, leggi sotto, e l'Anticristo, e gli anticristi di fatto, da questo terreno prendono forza.

Corruzione estrema degli ultimi tempi - 2 Timoteo 3
(2P 2:1-22; Gd 3, ecc.; Tt 1:10-16)
2Tm 3:1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; 2 perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, 3 insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 4 traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio, 5 aventi l'apparenza della pietà, mentre ne hanno rinnegato la potenza.

 

La propaganda è stata da sempre un'arma nelle mani dei propri governanti e, in misura minore, dei dissidenti. Come oggi nei tempi scorsi propagande incalzanti vennero effettuate tramite la stampa, la radio, poi la TV ed ora il WWW. Le precedenti propagande avevano questa caratteristica (spicciolo riepilogo):

  • dimostrare come il Governo era efficiente ed era la miglior cosa che il cittadino potesse sperare di avere
  • propaganda "partigiana", ovvero il tentativo di convincere i cittadini che era necessario un cambio di Governo.

Negli ultimi tempi la guerra è diversa, pur rimanendo attuali quelle forme di propaganda, ce n'è una terza che travalica i confini. La finalizzazione è creare caos, scompiglio a prescindere la reale genuità degli atti governativi della nazione che si attacca. E' un'arma diversa dalle precedenti, disponibile grazie al www. E' la manipolazione delle menti attraverso la creazione di notizie false, o inquinate da congegnate falsità.

Come se una grossa spada ora potesse raggiungere qualsiasi parte del Mondo e li "ferire" ed "uccidere."
La spada, nella Bibbia, è simbolo di Parola. Nello scimmiottare Dio Satana usa la parola per creare il terreno fertile al suo disegno. Lo fece con Adamo ed Eva mischiando bugie e verità. Non ci meraviglia, quindi, se anche oggi accade la stessa cosa.

In Apocalisse 6 al versetto 4 si afferma:

E venne fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada.

E forse non è un caso che il numero della bestia, ovvero il famoso 666, può essere (qui tante ipotesi sono state fatte) la triplice w


E Dio in tutto questo?
Accade quello che di peggio può accadere ad un uomo e ad una donna. Dio permette anzi,
considerato il perdurare di quello che nella Bibbia si chiama "collo duro", Dio manda una potenza d'errore:

"Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; 12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati." 2° Tessalonicesi

Cioè a causa del rifiutare Dio nella nostra vita, e non solo per la religione d'appartenenza ma anche nei fatti e nelle scelte della propria vita, non si avrà più l'obiettività di discernere il bene dal male, anzi "si sarà portati a considerare giusta la menzogna!

E il discepolo di Gesù Cristo in tutto questo?

"2Tm 3:1 Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili;"

I tempi saranno difficili per diversi aspetti:

  • Una parte della chiesa è perseguitata fisicamente
  • Un'altra sarà addormentata (Matteo 25)

L'apostasia prevista (2 Tessalonicesi 2:3) si espleterà con un'ateismo di fatto. Gesù dirà: "Più tardi vennero anche le altre vergini, dicendo: "Signore, Signore, aprici!" Ma egli rispose: "Io vi dico in verità: Non vi conosco". Matteo 25:12

Il discepolo di Cristo in quei tempi si troverà, probabilmente, a scegliere il martirio fisico, l'esclusione, il carcere, la segregazione, e altrovè dovrà combattere contro quel vento di "preparazione" dei cuori per l'anticristo.
Gesù ci avvisa:

 Allora, se qualcuno vi dice: "Il Cristo eccolo qui, eccolo là", non lo credete; 22 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Ma voi, state attenti; io vi ho predetto ogni cosa. Marco 13


Il discepolo sarà molto tentato di scivolare nel terreno del nemico, forse vi cadrà anche. Come per ogni peccato, per la grazia di Dio, possiamo risalire. Se rimaniamo nel campo del nemico all'ora forse non avremmo neanche la sagezza per preoccuparcene.

Stiamo attenti, è la parola del nostro Signore per tenerci desti.
La battaglia, come sembre, è nella mente. Se è necessario ravvediamoci, torniamo indietro.... torniamo al primo amore.

 


Poteri digitali occulti - Corriere della Sera del 4 agosto 2018

La Rete sta diventando fonte di minacce al funzionamento della democrazia. In Italia di recente il presidente Mattarella è stato oggetto di un attacco

In politica la battaglia per la trasparenza non finisce mai, anche dopo l’abbattimento dei governi autocratici. Non è mai vinta una volta per sempre. Così diceva Bobbio nei primi anni Novanta: per il grande studioso torinese, la democrazia deve guardarsi dai poteri occulti. Quelli che partono dai governanti, invocando la ragion di Stato (segreti e menzogne per salvaguardare la sicurezza: i cosiddetti arcana imperii); ma anche quelli che partono dal basso, ad esempio per ribaltare il regime (gli arcana seditionis). Bobbio aveva in mente il terrorismo e lo stragismo degli anni di piombo. Due minacce non certo scomparse, ma diventate oggi semplici gocce nel grande mare del «cyperspazio». Internet ha rivoluzionato il mondo della comunicazione, aperto e globalizzato i nostri orizzonti di riferimento, democratizzato l’accesso e l’uso della conoscenza. Sulle virtù e i benefici di questi cambiamenti non possiamo avere dubbi. Tuttavia, come in tutte le innovazioni tecnologiche, vi sono risvolti negativi. Il cyberspazio offre un terreno fertile per la emergenza di nuovi poteri occulti, moltiplica occasioni e risorse per il perseguimento di obiettivi illeciti e criminali, per subdole intrusioni nella sfera personale. Ma soprattutto sta diventando una fonte di allarmanti minacce al funzionamento della democrazia.

L’esempio più eclatante è l’interferenza della Russia di Putin nelle elezioni americane del 2016, documentata in abbondanza dalle inchieste del Senato, che hanno giustamente parlato di «guerra informatica». Un episodio recentissimo ha riguardato anche l’Italia. Come rivelato dal Corriere di giovedì, il presidente Mattarella è stato oggetto di un attacco digitale lo scorso 27 maggio, quando si rifiutò (nel pieno esercizio delle sue prerogative costituzionali) di avallare la nomina di Paolo Savona al ministero dell’Economia. Uno tsunami di Twitter (#MattarellaDimettiti) si diffuse a macchia d’olio nei social media, indirettamente ricollegabile alla «fabbrica di falso» che la Russia ha costruito a San Pietroburgo. Secondo molti esperti, la Russia dispone oggi del più esteso ed elaborato arsenale per questo nuovo tipo di guerra e sta perseguendo una ambiziosa strategia di de-stabilizzazione delle istituzioni occidentali, attraverso campagne mirate di disinformazione. La Cina è a sua volta diventata la seconda potenza «militare» informatica globale.

I poteri digitali occulti possono attaccare le nostre democrazie in vari modi. Innanzitutto, danneggiando i sistemi informatici. In Estonia tempo fa Internet ha smesso di funzionare in corrispondenza con manovre russe; la Cina è nota per diffondere virus sconosciuti. Pensiamo a cosa potrebbe succedere se in città come Chicago o Mosca venisse sospesa l’energia elettrica durante l’inverno: danni certamente superiori a quelli di un bombardamento tradizionale. Un altro allarmante pericolo è la possibile distruzione di alcune infrastrutture materiali su cui poggia la Rete. Proteggersi da queste minacce non è facile. Contro il potere delle armi i governi possono ricorrere alla reciproca deterrenza, com’è successo durante la guerra fredda. Questa strategia è oggi molto meno efficace data la presenza nella Rete di una moltitudine di attori non governativi che possono controllare ingenti risorse «distruttive» con bassissimi costi di entrata e ampie possibilità di fuga. Sta nondimeno emergendo un sistema di proto-norme internazionali volte a diminuire i rischi. Esistono poi strumenti più o meno sofisticati di protezione per le infrastrutture materiali e immateriali della Rete all’interno di singole giurisdizioni nazionali.

Il pericolo maggiore per la democrazia resta però la manipolazione dell’opinione pubblica, sempre più «connessa» e incline a usare i social network per ottenere informazioni. Contrastare questo fenomeno è molto difficile, e non solo sotto il profilo tecnico. La disinformazione organizzata sceglie con cura i propri bersagli. Quasi sempre si tratta di elettori già orientati in un determinato senso (contro Hillary Clinton; pro-5 Stelle o pro-Lega) oppure indecisi. Le fake news amplificano passioni e pregiudizi. Le ricerche di psicologia politica forniscono sconfortanti indicazioni: anche se esposti a informazione «vera» sullo stesso fatto, gli elettori già schierati raramente cambiano opinione. Anzi: il cosiddetto fact checking può diventare un ulteriore incentivo alla mobilitazione in senso contrario. A loro volta, gli indecisi spesso non hanno le capacità per cogliere il falso. Per fortuna ci sono anche elettori non sensibili alla disinformazione. Ma questi tendono a essere meno attivi, non si mobilitano «contro». L’unica strategia potenzialmente efficace sembra essere quella di cambiare la narrazione: di usare dati e fatti «veri» per costruire cornici interpretative che rendano irrilevanti o non pertinenti le più eclatanti fake news. È una soluzione che richiede tempi lunghi ed elevate capacità di comunicazione e persuasione.

Basata com’è sul pragmatismo delle buone ragioni e del sapere empirico, la liberaldemocrazia è stata definita come una «macchina per la verità»: un insieme di regole e un ethos collettivo capaci di scartare il falso attraverso il confronto tra punti di vista e tra questi e la realtà. Con l’intreccio fra poteri occulti e cyberspazio stanno però proliferando nuove «macchine per la falsità» nei confronti delle quali le attuali pratiche liberaldemocratiche appaiono altamente vulnerabili. È come se la libertà di opinione e l’apertura stessero scatenando una pericolosa sindrome auto-immune, in cui la democrazia finisce per erodere le proprie fondamenta. Uno scenario inimmaginabile solo pochi decenni fa, e per niente rassicurante.

Fonte: corriere.it

alex

Una Fake News, come lo fu la primordiale, è generalmente un misto tra verità e bugie con una finalita ben precisa, provocare odio, divisione o false aspettative, positive e/o negative.
In genere questo tipo di attività è finalizzata, la storia ce lo sta raccontando, per costruire consensi intorno alla propria persona alle proprie idee. Poco importa se la notiza falsa potrà essere smascherata o potrà non attecchire in quanti avranno tempo e voglia di indagare, approfondire. Spesso una notiza ben costruita attechisce nella maggior parte delle menti, forse a causa dell'impigrimento delle stesse e del peccato. Le stesse menti ingannate si fanno promotrice, quindi, di divulgare la bugia essendo state ingannate ed ingannando. Di esempi se ne potrebbero fare molto qui vi raccontiamo la costruzione di una fake news.
 

Immigrato di origine marocchina, caga per le strade di Roma. Tranquilli è multiculturalismo.

La frase la si legge in questa foto che, come molte altre di questo stampo, spopola nei social condizionando menti e opinioni, fomentanto ed alimentando odio e rancori.

La foto originale è stata pubblicata dalla pagina Facebook Roma fa schifo, un sito dove vengono pubblicate foto e notizie riguardanti il degrado della capitale. Nel sito Romafaschifo.com troverete di tutto, dal barbone che fa i suoi bisogni di fronte alla Stazione Termini alla sosta selvaggia. L’immagine che hanno pubblicato non fa alcun riferimento all’origine etnica dell’educato signore, potrebbe essere anche un italiano o un turista con lo zaino.

Magari era un “poveraccio” che non ce la faceva più dalla disperazione non potendo più trattenerla. Possiamo immaginare di tutto, ma non ne saremo certi al 100%. Quindi ipotizzare che sia di origine marocchina, senza neanche poterlo vedere in volto e senza il minimo riferimento da parte dell’autore della foto se non in merito alla zona di Roma dove è accaduto il fatto, è alquanto sbagliato, solo supposizioni denigratorie.

L’obiettivo è chiaro: associare un evento disgustoso agli immigrati.

Qui la foto originale:



La questione per noi cristiani è molto importante perchè al riguardo la Bibbia ci mette in allarme sulle fake news che, di fatto, sono relegabili a concetti quali: bugie, calunnie, parole bugiarde, etc. Gli insegnamenti al riguardo sono chiarissimi.
In allerta, quindi, quando diventiamo vittime e complici di questi ragionamenti dobbiamo ravvederci e tornare al Signore. Perchè l'apostasia degli ultimi tempi, concetto che riguarda la chiesa, è principalmente un ateismo di fatto.
Un rinnegare Gesù nella pratica quotidiana delle scelte.

"...chi sparge calunnia è uno stolto" (Pr 10:18).
"Non spargere voci calunniose e non favorire l'empio attestando il falso" (Es23:1)
"Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra da parole bugiarde" (SI 34:13).

Perchè un comandamento cosi perentorio da parte del Signore?

Ce lo spiega Giacomo: "La lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquita. Posta com'è fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e, infiammata dalla geenna, da fuoco al ciclo della vita" (Gm 3:6).

L'insegnamento è chiarissimo: la lingua è come un fiammifero acceso gettato in un pagliaio!

In conclusione  se il nostro Cristianesimo fa sentire le persone oppresse in pericolo e "opulenti" capi di Stato a proprio agio all'ora, per quante ragioni ce ne possiamo fare, è diventato apostasia.
Torniamo al primo amore.

alex

"Naufraga ma con lo smalto alle unghie", la fake news virale su Josepha
Volontari Open Arms: "Gesto normalità durante viaggio verso Spagna"

L'ennesimo oltraggio per Josepha, dopo quello di essere stata 48 ore in mare, arriva dall'odio web: "è una naufraga ma con smalto". Post pieni di odio all'indirizzo della migrante camerunense, salvata dagli operatori di Open Arms, e corredati da foto di Josepha con smalto rosso e braccialetti. Da lì la montatura virale: "è un'attrice", "non c'è stato alcun naufragio". Una montatura che acquista toni che vanno oltre le fake news, venati di razzismo. "Scappa dalla guerra ma si è pitturata le unghie. Inoltre le mani non hanno l'aspetto spugnoso tipico di chi resta in acqua per ore", discetta un account su twitter.

La fake news corre tra un post e l'altro, tra un social e l'altro, si colora di complottismo e a tratti trasuda persino cinismo fuori luogo, "si è rifatta le unghie tra un naufragio e l'altro", "funziona come Cocoon, dopo 48 ore in acqua sei più bella". La verità la racconta Annalisa Camilli, giornalista dell'Internazionale che era a bordo dell'Open Arms quando hanno soccorso Josepha: "ha le unghie laccate perchè nei quattro giorni di navigazione per raggiungere la Spagna le volontarie di Open Arms le hanno messo lo smalto per distrarla e farla parlare. Non aveva smalto quando è stata soccorsa, serve dirlo?". A riprova la foto del salvataggio della donna dove chiaramente non ha smalto, nè braccialetti. Ma neanche questo placa l'odio in rete.

"Sulla nave Open arms ci si diletta con lo smalto", ironizza qualcuno e subito sotto accusa finiscono i volontari di Open Arms 'colpevoli' di avere lo smalto a bordo e di aver regalato un attimo di umanità, di normalità e anche di legittima vanità alla migrante.

Fonte: ANSA

Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. 12 Poiché l'iniquità aumenterà, l'amore dei più si raffredderà. 13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. Matteo 24

alex

Tecniche di manipolazione per menti fragili.... ecco l'ennesimo esempio (tutto finalizzato a seminare odio verso gli immigrati, aumentare la paura e raccogliere consensi intorno a questa semina) - Gira la foto di un presunto prete che, dopo aver ospitato dei tunisini, sarebbe stato rapito dopo essere stato abbondantemente picchiato... e giù daje all'immigrato...

La foto del presunto prete aggredito, la potete trovare qui di seguito. L’immagine è stata infatti rubata ad un vecchio articolo del 2016 pubblicato dalla BBC, che in quell’occasione ci ha parlato di un pensionato aggredito da un 46enne dopo avergli chiesto di smettere di urinare per strada. Insomma, nessun nesso con un presunto attacco da parte di migranti tunisini, i quali avrebbero riempito di botte un povero ed indifeso prete nonostante fossero stati accolti da quest’ultimo.

https://www.bbc.com/news/uk-england-manchester-36754229

però intanto è servito a far aumentare odio verso lo straniero...

menti al macello come pecore...

alex

Nella via larga tira forte il vento dell'anticristo trascinando via gli ultimi baluardi etici e di coscienza . Rimaniamo saldi negli insegnamenti di Gesù Cristo unico modo, unica Via, l'àncora dell'anima

- State saldi e ritenete gli insegnamenti - 2 Tes.2
- non siamo più come bambini sballottati e portati qua e là ..per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore - Ef. 4

Ci aiuta ricordare che vi sono cose che durano per un tempo e cose eterne...

alex

Si vedano anche gli studi del 2012: Le seduzioni degli ultimi tempi, l'Anticristo e la manipolazione mentale - Marco Distort

Inviato da alex il

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