Giurare sul vangelo che, tre le tante cose, insegna: "prima gli altri e poi te stesso" (Matteo 16:24) e, al contempo, avere nella proprie radici politiche il rifiuto dell'altro, ieri il meridionale oggi lo straniero, fa il punto dello spirito che guida alcuni politici, e dal quale stanno ricevendo potenza per governare questo mondo, fino all'apparizione dell'Agnello. E' vero che in altre parti del mondo si giura sulla Bibbia, anche se in Italia è un fatto nuovo, oppure si è usata la croce per indicare dei partiti, ma la sensazione è che si superino continuamente delle "barriere" alzando l'asticella verso l'alto", o meglio verso cosa non si capisce bene.
Da evangelici ci piace rilevare alcuni appunti tratti proprio dal vangelo, a noi molto caro, e sul quale si è giurato in una ennesima prova che sa del teatrale, "ingegnose" inventive che, purtroppo, attraggono menti e cuori: