“Mentre Gesù diceva queste cose, dalla folla una donna alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che Ti portò e le mammelle che Tu poppasti!» Ma Egli disse: «Beati piuttosto quelli che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica!»” (Luca 11:27-28)
IN COSA CONSISTE LA BEATITUDINE DI MARIA?
Gesù è stato nel grembo di una donna soltanto, Maria, una donna scelta da Dio per partorirlo nella vita, per portarlo alla luce.
Gesù ha poppato latte da una donna soltanto.
È stato allevato da una donna soltanto.
Ogni giorno della vita di questa madre è stato accompagnato dalla sofferenza: dal concepimento alla nascita; da quando comprese che suo figlio era il Salvatore del mondo, il Messia, l’Agnello di Dio che sarebbe stato sacrificato per la salvezza dell’umanità; da quando Simeone (un uomo giusto e timorato di Dio), benedicendo il bambino, il padre putativo Giuseppe e Maria, le disse: “Ecco, Egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in Israele, come segno di contraddizione (e a te stessa una spada trafiggerà l’anima), affinché i pensieri di molti cuori siano svelati” (Luca 2:34, 35).
Naturalmente questa sofferenza ha visto l’apice alla croce, quando con pochi altri Maria assistette alla morte atroce di Gesù.
MOLTI RELIGIOSI LA DICHIARANO BEATA PER QUELLO CHE LEI HA FATTO
Ma, se leggiamo bene nel Vangelo, Maria molto umilmente dice: “L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, perché Egli ha guardato alla bassezza della Sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il Suo Nome” (Luca 1:46-49).
Ecco la chiave per comprendere in cosa consista la beatitudine [felicità] di Maria: non in ciò che ha fatto, ma in ciò che ha ricevuto da Dio!
Questa è una delle ragioni fondamentali per le quali come cristiani di fede evangelica non veneriamo la madre naturale di Gesù, ma la rispettiamo, la stimiamo e l’amiamo, così come facciamo con chiunque abbia messo a disposizione tutta la propria vita per servire di cuore il nostro Dio e sia da Lui approvato.
GESÙ DEVE ESSERE PORTATO “NEL GREMBO DI TUTTI”
Nella storia del Vangelo che stiamo considerando troviamo la folla interessata al passaggio di Gesù.
Tra queste persone una donna trovò il coraggio di gridare “Beato il grembo che Ti portò e le mammelle che Tu poppasti!”, manifestando così un certo interesse per quel ruolo.
Qui si rende necessario elevare a Dio una preghiera: “Signore, aiutaci ad aprire gli occhi così da poter vedere Gesù al di sopra della Sua persona umana e comprendere in profondità il Figlio di Dio…!”.
In questa figura il “grembo” è il cuore.
Dio il Padre desidera piantare in ogni grembo-cuore il seme della Sua Parola, perché possa produrre una nuova vita in chi la desidera con tutto se stesso.
Ma molti “grembi” respingono Gesù, pur volendo essere considerati beati dagli altri.
Non è questa però, la volontà di Dio.
Infatti, Dio ha affidato al Figlio, Gesù, il seme della Sua Parola e il Figlio lo ha affidato ai Suoi discepoli, dicendo rivolto al Padre: “…poiché le parole che Tu Mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che Io sono proceduto da Te, e hanno creduto che Tu mi hai mandato” (Giovanni 17:8).
Proviamo a riassumere quanto detto finora: occorre ricevere Gesù nel cuore, per diventare portatori di Lui e della Sua Parola!
UNA DONNA HA DATO ALLA LUCE GESÙ, PER TUTTI
Chi è venuto alla luce, è la Luce del mondo... “Luce per illuminare le genti” (Luca 2:32).
Gesù, non il bambino ma il Figlio di Dio, affida la Sua luce ad ogni discepolo, perché continui “a partorire Luce” a beneficio di tanti altri, per annullare le tenebre di coloro che ignorano la vera Luce, e con essa vera Via, vera Verità e vera Vita!
Le parole di Gesù confermano ciò: “Voi siete la luce del mondo… Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli” (Matteo 5:14, 16).
Inoltre, lo stesso Gesù che nella Sua infanzia è cresciuto poppando del latte naturale al seno di Maria, è Colui che da Figlio di Dio può dare a tutti da bere del Suo latte spirituale, che è la Parola di Dio, per farci crescere moralmente e spiritualmente: “Come bambini appena nati, desiderate il puro latte spirituale, perché con esso cresciate per la salvezza” (1 Pietro 2:2).
SPOSTIAMO L’ATTENZIONE DAL BAMBINO AL FIGLIO DI DIO
La risposta di Gesù comincia con un “ma” e continua con un “piuttosto”.
Notiamo bene, Gesù non rispose soltanto a quella donna che gridava tra la folla. “Ma Egli disse [a lei e a tutti gli altri, noi compresi]: «Beati piuttosto quelli che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica!»”
Il Suo “ma” mette in secondo piano i pur importanti aspetti naturali e famigliari che lo riguardano.
Il Suo “piuttosto” ci invita a fare un salto di qualità, a spostare la nostra attenzione dalla mangiatoia al Salvatore del mondo, per dare il valore che merita all’insegnamento spirituale di Gesù che “ha parole di vita eterna”. Si tratta di parole che non basta ascoltare, tanto che Lui stesso ci sprona a metterle in pratica!
BEATO È CHI PORTA GESÙ NEL CUORE TUTTI I GIORNI
Tristemente molti si interessano a Gesù soltanto per brevi periodi dell’anno legati alla liturgia della propria religione.
Chi è toccato dall’amore di Gesù, invece, Lo cerca per portarLo in sé gioiosamente ogni giorno. Lui, la Sua Luce… il Suo Latte… la Sua Vita…
I veri Cristiani sono quelli che hanno dato il benvenuto a Gesù nel proprio cuore e quotidianamente Gli chiedono aiuto per mettere in pratica ciò che Lui insegna.
Questi sono beati, i beati secondo Gesù!
Vuoi esserlo anche tu?
Elio Varricchione
Tratto da “CRISTIANI OGGI” Dicembre 2012
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