Io vivo, dice il credente

Io vivo, dice il credente. Vivo al cospetto di Dio, vivo davanti al suo tribunale, sotto la sua grazia, vivo nel suo favore, nella sua luce, nel suo amore; sono completamente riscattato dai miei peccati; nel libro dei debiti non c'è più alcuna partita aperta, tutto è pagato. La legge non pretende più nulla da me, non mi stringe, non mi condanna più. Sono giusto davanti a Dio, com'è giusto lui; santo e perfetto, com'è santo il mio Dio, perfetto, com'è perfetto il mio Padre celeste. Tutto il compiacimento di Dio mi abbraccia; è il mio fondamento, sul quale poggio, il mio asilo dove mi rifugio; tutta la beatitudine di Dio, tutta la sua pace mi sostiene e mi porta; in lui mi sento sollevato, mi sento eternamente bene. 

La pazzia di Dio: farsi uomo e poi ucciderlo

Dio stesso si fa uomo, egli stesso si incarna in Gesù Cristo, suo Figlio, porta sul suo corpo la nostra carne nella morte sulla croce. Dio uccide suo Figlio che si è incarnato, e con suo Figlio uccide tutto ciò che è carne sulla terra. Ora è manifesto che nessuno è buono tranne Dio, che nessuno è giusto tranne Dio solo. Così Dio ha dato la terribile dimostrazione della sua propria giustizia (endeixis tes dikaiosunes autou Rom. 3,26) mediante la morte di suo Figlio. Dio dovette mettere a morte l’umanità tutta condannandola alla pena della croce, perché lui solo potesse essere giusto. La giustizia di Dio è manifesta nella morte di Cristo Gesù. La morte di Gesù Cristo è il luogo dove Dio dà la benevola prova della sua giustizia, dove dimora solo la giustizia di Dio. 

I cristiani sono nel mondo, hanno bisogno del mondo - Dietrich Bonhoffer

La comunità visibile

Il corpo di Cristo occupa dello spazio in terra. Con la sua incarnazione Cristo pretende dello spazio tra gli uomini. Venne «in casa sua». Ma alla sua nascita gli diedero una stalla, «perché non v’era posto nel loro albergo»: lo respinsero nella vita e nella morte, così che il suo corpo fu appeso tra cielo e terra, sulla forca. Ma l’incarnazione comprende il diritto ad uno spazio proprio in terra. Ciò che occupa dello spazio è visibile o non è corpo. Si vede l’uomo Gesù, lo si crede Figlio di Dio. Si vede il corpo di Gesù, lo si crede corpo di Dio divenuto uomo. Si vede che Gesù era incarnato, si crede che egli portò la nostra carne. «Devi indicare questo uomo e dire: è Dio» (Lutero). Una verità, una dottrina, una religione non ha bisogno di spazio per sé. È senza corpo. La si ascolta, impara, comprende: ecco tutto.

Ebrei 4:7 - La potenza e la debolezza della Parola

«In qualsiasi città o borgata entriate, informatevi chi in essa è degno, e là restate fino alla vostra partenza. Entrando poi nella casa salutatela e, se la casa ne è degna, la vostra pace venga su di essa, se invece non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. E se qualcuno non vi riceve, né ascolta le vostre parole, uscendo fuori di quella casa o città, scuotete via la polvere dai vostri piedi. In verità, vi dico, toccherà una sorte più sopportabile alla terra di Sodoma e Gomorra nel giorno del giudizio che a quella città» (Mt. 10,11-15).

Dietrich Bonhoeffer - Agente di grazia - Film e documentari

Quando un pazzo lancia la sua auto sul marciapiede, io non posso, come pastore, contentarmi di sotterrare i morti e consolare le famiglie. Io devo, se mi trovo in quel posto, saltare e afferrare il conducente al suo volante - Dietrich Bonhoeffer

La historia de Dietrich Bonhoeffer, destacado clérigo Alemán que se opuso a Hitler y el régimen nazi, cuyas convicciones terminaron costándole la vida.
 

Chiamati ad essere fuori e visibili al mondo - Dietrich Bonhoeffer

Chi appartiene al corpo di Cristo è liberato dal mondo, chiamato fuori, deve essere visibile al mondo non solo a causa della comunione nel culto e dell’ordinamento della comunità, ma anche per la nuova fraterna comunione di vita. 

Quando il mondo disprezza il fratello cristiano, il cristiano lo amerà e lo servirà; quando il mondo gli usa violenza, egli lo aiuterà e consolerà; quando il mondo lo disonora e offende, egli darà il suo onore per il disonore del fratello. Dove il mondo cercherà guadagno, egli rinunzierà; dove il mondo sfrutta, egli si priverà; dove il mondo opprime, egli si piegherà verso l’oppresso e lo solleverà. 

La nostalgia - Dietrich Bonhoffer

Certe persone, sin dai primi tempi della loro vita, hanno subìto tali scosse e turbamenti che non possono più permettersi, per così dire, di provare una grande nostalgia; si sono disabituati a tenere teso a lungo l’arco interiore, e per compensazione si creano gioie di breve durata, facili da soddisfare. Questa è la sorte dei ceti proletari ed è la rovina di ogni fecondità intellettuale.

In realtà non è lecito affermare che è un bene per l’uomo se nella sua vita ha cominciato presto a prendere delle bastonate. Nella maggioranza dei casi l’uomo ne esce distrutto. Certo, essi ne escono molto più induriti e resistenti per tempi come i nostri, ma anche infinitamente più sordi.

Se veniamo divisi con la forza per lungo tempo, dalle persone che amiamo, non siamo capaci, come in genere fanno gli altri, di crearci una compensazione a buon mercato mediante altre persone: non per ragioni d’ordine morale, io ritengo, ma semplicemente a causa del nostro essere.

La luce dell'Antico Testamento per afferarne il Nuovo - Dietrich Bonhoeffer

Gli uomini cercano un polo di tranquillità e si dirigono verso di esso.
Penso che nessuno di noi due sia tipo da mettersi in mostra, ma ciò non ha nulla a che fare con il cuore, che viene reso saldo dalla grazia. Del resto, mi accorgo sempre più di pensare e di percepire in maniera veterotestamentaria; nei mesi passati infatti ho letto molto più l’Antico che il Nuovo Testamento.

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